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Pamela Mastropietro: frase shock sul muro di una scuola a Macerata

Pubblicato: 11/04/2019 18:39

Sul muro di una scuola elementare di Macerata è comparsa una scritta su Pamela Mastropietro offensiva, la cui presenza è stata denunciata dalla pagina Facebook La voce di Pamela, sulla quale la famiglia della ragazza fuggita dalla comunità in cui si trovava, uccisa, fatta a pezzi e abbandonata in due trolley, scrive aggiornamenti sul caso. La scritta ha suscitato grande sdegno, come è comprensibile. Oggi, la scritta è stata rimossa da alcuni attivisti di Casapound.

La scritta shock

La frase è comparsa sul muro di una scuola elementare di Macerata che si trova peraltro nei pressi dell’appartamento in cui la 18enne Pamela Mastropietro è stata violentata, uccisa a coltellate e in cui il suo corpo è stato smembrato, per poi essere riposto fatto a pezzi in due trolley, infine abbandonati nelle campagne di Pollenza. “Pamela tossica“, questa la scritta denunciata sulla pagina Facebook La voce di Pamela. I familiari della ragazza hanno scritto: “Qualcuno forse si sta innervosendo per quello che è venuto fuori durante il processo e per quello che ancora dovrà essere svelato. Al di là della scritta idiota, su cui ci auguriamo, da una parte, che vengano svolte le doverose indagini, dall’altra che intervenga il mondo politico, locale e non, in maniera trasversale, al fine di condannare l’imbecille gravità ad essa sottesa, noi andiamo avanti. Fino alla fine“. “Quello che è venuto fuori è che forse Innocente Oseghale non è l’unico a dover essere perseguito per l’assassinio di Pamela Mastropietro: la famiglia sospetta infatti che egli copra qualcuno. Il 13 febbraio è iniziato il processo contro di lui, al momento recluso nel carcere di Ascoli e unico indagato per il macabro omicidio della ragazza. L’uomo ha rigettato le accuse nei suoi confronti e ha detto di aver fatto a pezzi il corpo della giovane insieme a Desmond Lucky e Lucky Awelima, i due condannati a 8 anni di reclusione per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti e che hanno visto di recente le pene stabilite per loro dimezzate. Tra le altre cose, pare che Desmond Lucky abbia venduto a Pamela Mastropietro l’ultima dose di eroina. Una dichiarazione resa da Innocent Oseghale durante il processo inchioderebbe proprio Desmond Lucky: “Facci il brodo che poi ce lo mangiamo. Me l’ha detto Desmond e mentre io la colpivo lui la teneva ferma“.

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La scritta cancellata da Casapound

Inutile spiegare che l’offesa fa riferimento al difficile passato di Pamela Mastropietro di cui ha parlato anche sua madre. La 18enne prima di morire era fuggita da una comunità in cui si trovava per superare la dipendenza dalle sostanze stupefacenti e, in seguito alla sua uccisione per mano del suo presunto assassino, Innocent Oseghale, si era inizialmente fatto strada il sospetto che la ragazza fosse morta per overdose, sospetto poi del tutto smentito dall’autopsia. In ogni caso, a cancellare l’offensiva scritta su Pamela Mastropietro purtroppo non è stato il comune, come sarebbe stato doveroso in questo caso, soprattutto per rispetto del dolore della sua famiglia, ma alcuni membri del gruppo politico di estrema destra, Casapound. In un post su Facebook della pagina La voce di Pamela, i famigliari della ragazza hanno ringraziato chi si è occupato di cancellare la scritta offensiva: “Ringraziamo i ragazzi di Casapound per aver cancellato la scritta offensiva nei confronti di #Pamela e di tutta la gente di buon senso, apparsa ieri a Macerata, colmando – dispiace constatarlo ancora una volta- le lacune di chi, probabilmente, lo avrebbe dovuto fare istituzionalmente“.