In un’intervista a Vanityfair, Enrico Ruggeri racconta della sua carriera, del rapporto con la droga e con i soldi, ma anche della sue origini che hanno condizionato forse in meglio tutta la sua vita.
Uno strano cantante diverso dagli altri
Enrico Ruggeri racconta che all’inizio della sua carriera non è stato facile essere prima di tutto uno che non si interessava di politica, che non si è mai schierato e non è mai andato a votare.
In una Italia in cui vigeva la sinistra bolscevica che guardava male i suoi Rayban considerati di destra e i suoi dischi di Bowie troppo glam.

Ma come era Enrico Ruggeri agli inizi della sua carriera? Sicuramente non identificabile ai cantautori degli anni ’70 che lui definiva con queste parole: “Il musicista doveva essere il cantautore con la barba, scarno, brutto. Senza alcun senso dello show, che è poi il grande limite del cantautorato italiano: bei testi, musiche così così e spettacolo nullo“.

La cocaina faceva parte di tutti
Il cantautore milanese racconta di come gli anni del suo successo erano strettamente legati alla diffusione e al consumo della cocaina, la droga di tutti. Quella sostanza che avvicinava persone diverse che normalmente non avrebbero mai condiviso nulla.
Il suo pensiero al riguardo, ripensando a quel periodo è sintetizzato in questa sua dichiarazione:”In quegli anni a Milano era difficile evitare la cocaina: tutti sniffavano, anche gli operai che mi ristrutturavano casa. Mi dà fastidio pensare che da qualche parte ci sia un coglione che mi vede in tv e dice agli amici, vedi Ruggeri, io con quello ho tirato di coca.”nul
Un padre assente e depresso
Originario di una famiglia borghese che ha sempre vissuto di rendita, ha dovuto convivere con un padre assente perché ammalato di depressione, una malattia apparentemente senza sintomi che che porta un essere umano all’alienazione più totale.
Il padre ha ereditato una fortuna e ha passato tutta la sua vita senza lavorare, dilapidando il suo patrimonio. Forse per questo motivo Ruggeri dice di avere voluto per reazione sempre sgobbare e di soldi ne ha guadagnati davvero tanti come lui stesso dichiara nell’intervista:” Per fortuna negli anni 80 e 90 ne ho fatti tantissimi. All’epoca i soldi sembravano non finire mai.”