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Europee, Di Maio ammette la sconfitta: “Per noi le elezioni sono andate male”

Pubblicato: 27/05/2019 15:14

È un Luigi Di Maio che, alla luce del risultato affatto brillante delle elezioni europee, entra subito nel vivo di quanto accaduto e che non si tira indietro dall’ammettere la battuta d’arresto: “Voglio iniziare ringraziando i 4 milioni e mezzo di italiani che hanno votato il Movimento Cinque stelle e ringrazio anche chi non ci ha votato perché dal loro comportamento noi impariamo

Di Maio: “Prendiamo una grande lezione

Sta parlando in questo momento in conferenza stampa Luigi Di Maio, il leader del Movimento Cinque Stelle, che non può non fare i conti con un risultato che segna di fatto una sconfitta, una perdita che vale circa 6 milioni di voti. “Io sono qui per fare anche i complimenti alla Lega e al Pd e a tutti i partiti che hanno registrato un aumento – ha chiosato Di Maio in conferenza – E gli auguro di poter rappresentare l’Italia in maniera compatta. Non sono qui a parlare il politichese per noi le elezioni europee sono andate male e da queste prendiamo una grande lezione, impariamo, e non molliamo“.

La riorganizzazione del Movimento tra umiltà e coesione

Dal lucente risultato del 4 marzo scorso che li ha portati al governo, il Movimento Cinque Stelle deve fare i conti con 6 milioni di voti in meno, con molta meno fiducia sulle spalle e con il sospetto di esser stati manchevoli, troppo poco convincenti nei confronti di tanti che non hanno voluto credere nel movimento ancora una volta, dopo un solo anno di lavoro.

La pecca dell’astensionismo

Come forza politica stiamo correndo una maratona, non i 5 metri, ed è chiaro che molta della nostra gente non è andata a votare – dichiara Di Maio – Si è astenuta e ci sono tante risposte da dare a queste persone“. Con la testa bassa, la voglia di tornare subito al lavoro è chiara e ben traspare dal discorso del ministro che alla sconfitta risponde rimettendosi subito al lavoro.

Promesse da mantenere e realizzare

Per me adesso ci sono promesse da mantenere e da realizzare, promesse sia che abbiamo fatto il 4 marzo scorso, sia in questa campagna per le europee“, chiosa Di Maio facendo riferimento a tutta la mole di lavoro da fare in tema di flat tax, salario minimo.

Coesione e umiltà alla base di un Movimento che dal punto di vista di Di Maio sente l’urgenza di riorganizzarsi rimanendo compatti e soprattutto fedeli alle promesse fatti ai cittadini italiani nelle recenti campagne: “Mai come in questo momento il Movimento ha bisogno di tutti e che tutti possano partecipare a questo momento di riorganizzazione che deve portare il movimento molto più vicino ai territori“.

La volontà di continuare a tutelare il contratto di governo

Davanti alla schiacciante vittoria della Lega, Luigi Di Maio non arretra, si complimenta e augura di poter collaborare al meglio, sia in termini di politica estera ma soprattutto interna.

La vittoria di Salvini non rende il Movimento meno convinto o meno deciso nell’osteggiare, ove sia opportuno, provvedimenti che non rientrano nel pensiero pentastellato. “Io voglio portare avanti le promesse che abbiamo fatto e come forza politica – spiega Di Maio – Non rinunceremo mai a dire a questo governo quello su cui siamo in disaccordo“, nell’ottica di continuare a tutelare il contratto di governo.

Di Maio: “I cittadini ci stanno dando un segnale

Interpellato dai giornalisti, Di Maio viene incalzato a rispondere su una domanda ostica oggi, quale quella che verte sulle probabili cause della sconfitta che non si può limitare ad essere il solo forte astensionismo.

Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi – risponde Di Maio – Provvederemo ad ascoltare le ragioni di tutte quelle persone che oggi ho ringraziato e che non ci hanno votato. C’è ancora tanto altro da fare, gli italiani hanno votato sulla base di un programma che non è stato realizzato ancora del tutto e quindi è giusto lavorare per realizzare il programma che è il contratto di governo“.

I 6 milioni di voti persi sono per Di Maio un campanello d’allarme: “I cittadini ci stanno dando un segnale, e noi dobbiamo lavorare il più possibile per realizzare quello che è stato promesso“.

Ultimo Aggiornamento: 27/05/2019 15:43