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Massimo Giletti, il saluto che incuriosisce a Non è l’Arena: “Non so dove andrò”

Pubblicato: 10/06/2019 12:05

La stagione televisiva di Non è l’Arena si è chiusa con il saluto di Massimo Giletti. Le parole del conduttore non hanno sigillato il capitolo La7 ma, di fatto, hanno aperto a diversi scenari futuri. Non manca chi trova nel suo discorso una nota d’addio all’emittente, culla del suo show dopo l’uscita dalla Rai. Cosa bolle in pentola? È ancora presto per dire se il presentatore inizierà una nuova avventura televisiva altrove, ma gli ingredienti per accendere la curiosità non mancano.

Il saluto di Massimo Giletti

Per Non è l’Arena di Massimo Giletti è stata una stagione coi fiocchi. La sua formula si è rivelata vincente, forte di un approccio verace alle tante storie raccontate nel corso dell’anno (su tutte, la vicenda delle sorelle Napoli).

A rileggere il suo saluto finale ai telespettatori, nel corso dell’ultima puntata, non sembra essere un caso il suo appunto nostalgico in merito a mamma Rai, di cui aveva detto di sentire la mancanza.

Nel congedarsi dal suo affezionato pubblico, il conduttore ha aperto le porte a una serie di interrogativi sul futuro con una frase sibillina: “L’anno prossimo non so dove andrò. So però che qui a La7 sono stato molto bene“.

Aria di addio? Non è facile intercettare elementi concreti in questa fase assai liquida, in cui ancora non sono chiare le prospettive delle rispettive emittenti.

Le ipotesi sul futuro del conduttore

L’ingresso di Massimo Giletti nella realtà editoriale di Urbano Cairo è datato 2017, anno in cui si è concretizzata la frattura tra il conduttore e Viale Mazzini. Nelle more di un successo crescente a La7, i dubbi su un ‘ritorno di fiamma’ con la Rai non si sono mai affievoliti.

Ad accrescere le domande è stata anche l’incursione del giornalista a Ballando con le Stelle (segnale, secondo alcuni, di un clima di progressiva distensione con il servizio pubblico).

Giletti rientrerà in Rai? Non è possibile dare una risposta certa, almeno fino a questo momento. Sono tanti, comunque, i sostenitori di questo scenario (anche alla luce del recente trasloco di Fabio Fazio su Raidue). Le proposte non mancherebbero, quel che resta è l’ultima parola delle ‘controparti’.