Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, in un post su Facebook annuncia l’istituzione di una “Squadra speciale di giustizia per la protezione dei bambini”. L’intenzione è che quanto sta emergendo sugli affidi illeciti dall’inchiesta “Angeli e Demoni” non accada mai più, come scrive il ministro del Movimento 5 Stelle.
Bonafede istituisce una squadra speciale: “Mai più Bibbiano”
Il ministro della Giustizia annuncia sul social che è tempo di mettere in ordine “il caos degli affidamenti, spezzettato tra le varie competenze e ulteriormente stravolto da conflitti di interesse e collegamenti malati con la politica“. La volontà è nata dopo l’inchiesta nata lo scorso anno della Procura di Reggio Emilia: “Quanto emerso nell’inchiesta ‘Angeli e demoni’ su Bibbiano non deve accadere mai più“, per cui “È necessario portare avanti investimenti e modifiche di legge per tutelare e proteggere i bambini“, dichiara Bonafede.
Da domani quindi sarà istituita la “Squadra speciale di giustizia per la protezione dei bambini. L’obiettivo è fare in modo che il sistema giustizia possa avere il monitoraggio costante e serratissimo di tutto il percorso dei bambini affidati“. Quindi gli operatori del settore dovranno “sentire il fiato sul collo da parte della magistratura che effettuerà i controlli“. Il primo passo è l’istituzione di una banca dati, mentre il primo nome fatto dal ministro è quello di Jacopo Marzetti. L’avvocato è garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Lazio e già commissario straordinario di Forteto. In riferimento a questa comunità, il ministro ha attaccato il Partito Democratico: “Quella stessa realtà che era una vera e propria comunità degli orrori che il PD – guarda caso il PD – quando era al governo si era rifiutato di commissariare“.
Chi è indagato nel caso Bibbiano
L’inchiesta della Procura di Reggio Emilia ha portato a giugno gli arresti domiciliari per 18 persone, psicologi e assistenti sociali che operavano nella Val D’Enza. Gli indagati sono in tutto 29, con varie accuse tra cui maltrattamenti su minori, violenza privata, tentata estorsione, frode processuale e lesioni gravissime.
I principali accusati della vicenda sono Federica Aghinolfi, responsabile dei servizi sociali Unione Val D’Enza, gli psicoterapeuti dell’associazione di Moncalieri “Hansel e Gretel” e varie figure della Ausl di Reggio Emilia. Indagato ma non coinvolto nei reati contro i minori è il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti. Il primo cittadino è accusato di abuso d’ufficio e falso. È stato smentito, come scrive Il Post, l’uso dell’elettroshock sui bambini al fine di manipolarne i ricordi: l’apparecchio in questione è usato da un ramo della psicoterapia e sarebbe usato per mandare stimoli acustici e tattili.