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Treviso, rimosso tumore al fegato di 5 chili: per molti era inoperabile

Pubblicato: 06/09/2019 11:52

Intervento straordinario al Ca’ Foncello di Treviso, dove un paziente di 64 anni è stato operato con successo dopo essere stato giudicato inoperabile da altri ospedali. L’équipe diretta da Giacomo Zanus ha proceduto all’asportazione di un tumore al fegato di 5 chili su cirrosi epatica che aveva occupato l’intero addome. L’uomo è stato dimesso dopo soli 7 giorni.

Asportato tumore di 5 chili

Presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, un 64enne è stato sottoposto a un delicatissimo intervento per l’asportazione di una massa tumorale del peso di 5 chili, che altri nosocomi ritenevano impraticabile per l’elevato rischio di un’emorragia potenzialmente letale.

L’estensione del tumore era uno dei nodi cruciali del caso: arrivato a riempire l’addome, aveva ormai intaccato i vasi sanguigni esponendo il paziente a una serie di preoccupanti complicazioni, scongiurate con successo dall’équipe guidata dal chirurgo Giacomo Zanus.

L’uomo è affetto da cirrosi epatica e l’operazione portata a termine è un vero e proprio record. Secondo il responso di vari ospedali a cui si era rivolto in precedenza, era inoperabile.

Un intervento da record

L’operazione è andata avanti per circa 6 ore, vista la complessità di un quadro clinico che non aveva dato molti margini di manovra al fine di arrivare a un buon esito.

Invece a Treviso si è compiuto un vero miracolo della scienza, grazie al lavoro impeccabile del team di professionisti che si sono impegnati in un intervento difficilissimo.

Il tumore aveva raggiunto dimensioni notevoli e le speranze di salvezza si erano progressivamente ridotte al minimo. Il 64enne, residente in provincia di Venezia. è tornato a casa poco dopo, dimesso a 7 giorni dall’ingresso in sala operatoria e con una situazione che secondo i medici sarebbe priva di criticità degne di nota.

Pochi giorni prima un’altra storia di successo, in arrivo dal Policlinico di Milano dove un neonato di un giorno è stato operato per risolvere una rara malformazione che avrebbe potuto ucciderlo.