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Furto alla Rinascente, Carta si difende ma Luxuria lo inchioda: “O sei pirla o sei complice”

Pubblicato: 23/09/2019 13:04

Il processo a Marco Carta per la vicenda del furto di magliette alla Rinascente di Milano è iniziato. Ancora una volta, il cantante si è difeso sostenendo la sua estraneità ai fatti. Gli è stato anche chiesto perché non si è mai pronunciato contro l’amica che era con lui quel giorno. Lui ha rivelato da cosa nasce la profonda amicizia che lo lega alla 53enne Fabiana Muscas.

Vladimir Luxuria chiede spiegazioni

Ieri sera è andato in onda su Canale 5 a Live – Non è la D’Urso un confronto molto acceso tra Marco Carta e Vladimir Luxuria. L’attivista ha iniziato il suo discorso dicendo: “Ciao Marco, ci conosciamo da tanto tempo, sai che ti vogliamo tutti bene. Proprio perché ti voglio bene voglio essere diretta e sincera“. Ha continuato: “Partiamo dal presupposto che io non credo che tu abbia rubato le magliette. La domanda è un’altra: o tu sei pirla o sei complice“. Luxuria ha spiegato il perché di questa sua affermazione: “Perché una che ti fa una cosa del genere ti fa un danno di immagine incredibile e io, però, non ti ho mai sentito arrabbiarti con questa donna“.

E ancora ha detto: “Tu non hai detto una parola contro di lei, e, quindi, Marco, sei troppo indulgente. Viene il sospetto che tu non la voglia attaccare perché allora forse c’è dell’altro“.

La risposta di Marco Carta

Marco Carta ha introdotto il suo discorso dicendo: “Ora dico una cosa che non ho mai detto“. Anche se ha voluto prima specificare: “Io capisco questo discorso. Non amo parlare di persone che non si possono difendere“. A quel punto Barbara D’Urso lo ha interrotto per ricordargli che il padre della Muscas, tempo fa, l’ha difesa dicendo che la figlia si sarebbe addossata la colpa per l’affetto nei confronti del cantante. E Vladimir Luxuria lo ha incalzato chiedendogli: “Ma vuoi dire una cosa contro sta donna?“. Lui per tutta risposta ha detto: “No non la voglio dire perché in un’amicizia c’è anche un passato grande. L’anno scorso sono stato operato, lei mi ha curato e non è stata la prima volta. Questa persona mi ha curato tantissime volte“.

Il legame con Fabiana Muscas

Quindi per una cavolata, perché è una grande boi**a quella che ha fatto, e io non voglio parlare delle persone che non sono presenti, però questo lo devo dire, mi ha salvato la vita“, ha continuato Carta. Poi ha rivelato come l’amica gli avrebbe salvato la vita: “Quattro, cinque anni fa sono stato operato di appendicite, io ero a casa da solo, è venuta fino a Roma, all’epoca abitavo a Roma a casa mia. Sono rimasto 3 giorni, infatti ero in peritonite, ho rischiato veramente la vita“. E, infine, la sua domanda: “Allora mi chiedo, la domanda è: 1 maglietta, 2 magliette, un processo che andrà bene, perché andrà bene, perché i filmati proveranno quello che proveranno, di fronte alla mia vita che non è andata persa, che cos’è?“.

Luxuria ha così commentato le argomentazioni del cantante: “Sì però Marco non è una boi**a, è un reato, è un furto. Allora ci sta che tu le sei riconoscente perché ha fatto quello che ha fatto, ma davanti a questa cosa tu devi dirlo“. Dalla convinzione con la quale ha pronunciato la sua risposta non sembra che Carta cambierà opinione schierandosi contro l’amica. Intanto, il processo con rito abbreviato, chiesto dai legali del cantante, è iniziato da poco e sta proseguendo. L’assenza dell’imputato alla prima udienza ha già fatto discutere e, probabilmente, si continuerà a parlarne fino alla fine del processo.

Immagine in evidenza: Marco Carta ospite di Barbara D’Urso a Live – Non è la D’Urso. Fonte: Mediaset Play