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Conte e l’hamburger dopo il summit sul clima: “E gli allevamenti intensivi?”

Pubblicato: 24/09/2019 14:41

Nella Climate Action Week, la settimana dedicata alle azioni contro il cambiamento climatico, il Premier Giuseppe Conte pubblica una foto con un hamburger in mano mentre si trova a New York. In molti, hanno criticato lo scatto ritenendolo troppo simile a quelli del leader leghista Matteo Salvini, che è solito fotografare tranci di pizza, piatti di pasta e tanto altro cibo allo scopo di “salutare” i suoi follower ed elogiare la cucina italiana. Tanti altri hanno invece ritenuto la fotografia in aperta contraddizione con il summit delle Nazioni Unite svoltosi ieri a New York e dedicato alle azioni per il clima. Sono infatti numerosi gli studi che confermano come gli allevamenti intensivi siano responsabili di una quantità ingentissima di emissioni di gas serra, causa dei cambiamenti climatici stessi.

Greta Thunberg e la foto di Giuseppe Conte

Ieri, Greta Thunberg ha tenuto il suo discorso alle Nazioni Unite pieno di indignazione e in grado di inchiodare alle proprie responsabilità tutti i leader presenti e le massime autorità del mondo. “Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote“, questo è uno dei passaggi più significativi che tanti giornali hanno riportato perché mostra quanto il cambiamento climatico sia una realtà che non può essere ignorata e che pesa sul futuro di tutti, tanto da rendere necessarie azioni immediate per contrastarlo, in tempi stringenti.

Un altro passaggio centrale del discorso di Greta Thunberg rivolto ai leader delle maggiori potenze mondiali ha rimarcato questa necessità e anche quanto lo sviluppo economico non possa prescindere dalla consapevolezza dell’esigenza di un cambio di rotta: “Siamo all’inizio di una estinzione di massa e tutto quello di cui siete capaci di parlare è il denaro e favole di un’eterna crescita economica“. Molti osservatori hanno ritenuto il discorso di Greta Thunberg dal carattere “emergenziale”. Al termine del summit che ha visto protagonista la giovane attivista, la foto comparsa sui canali social di Giuseppe Conte con in mano un hamburger nel centro di Manhattan è apparsa quantomeno fuori luogo a molte persone.

Il popolo del web contro Giuseppe Conte e… Gli allevamenti intensivi

Forse, la scelta di mostrarsi mentre mangia un hamburger non sembra la più azzeccata, strategicamente parlando. Anche se il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato ieri che l’Italia “ha raggiunto gli obiettivi fissati sotto l’egida del Protocollo di Kyoto” e si è detto “favorevole a orientare i sistemi produttivi verso la transizione energetica con meccanismi incentivanti, non penalizzanti“, in tanti hanno preso di mira quello scatto.

Qualcuno ha così commentato la sua foto: “Presidente, ma come Le viene in mente di pubblicizzare un hamburger di carne dopo un summit sul surriscaldamento globale ? Non sa che gli allevamenti ne sono la Più grande causa? Da Lei mi aspetto un altro comportamento!“. Qualcun altro ha scritto in tono allusivo: “Mi sa che al summit sui cambiamenti climatici non si è discusso sull’impatto dell’allevamento intensivo di animali“. Poi, ancora: “Comunque giusto per la cronaca gli allevamenti di mucche sono la fonte di maggior inquinamento nel mondo…potevi anche non vantarti!!“. In effetti, sull’altissimo tasso di emissioni di CO2 prodotte dagli allevamenti intensivi sono stati condotti diversi studi scientifici.

In particolare, uno studio comparso sulla rivista scientifica Climate Policy e condotto dalla studiosa di scienze ambientali all’Università di Harvard, Helen Harwatt, ipotizza che entro il 2030 “il settore zootecnico (quello degli allevamenti, ndr) potrebbe arrivare tra il 37% e il 49% delle emissioni consentite, per un innalzamento della temperatura, rispettivamente, di 2°C e 1,5°C“. È inoltre apparsa evidente anche la correlazione tra gli incendi che stanno distruggendo l’Amazzonia e gli allevamenti intensivi. Infatti, gli incendi vengono appiccati principalmente per fare spazio alle monocolture di soia destinate a diventare mangimi per gli animali degli allevamenti intensivi. Il polmone verde della Terra è dunque minacciato, secondo lo studio condotto da Tony Weis e citato da Internazionale, dal rain-oilseed-livestock complexovvero dalla correlazione tra la massiva produzione di cereali e di soia e la necessità di sopperire al fabbisogno energetico degli animali in queste tipologie di allevamenti usando proprio questi prodotti.

La strategia simile a quella di Salvini e la tassa sulle merendine

La foto postata ieri da Giuseppe Conte ha poi destato molte critiche perché somigliante ai tanti scatti postati da Matteo Salvini, in cui il leader della Lega mostra cibarie di tutti i generi. Qualcuno ha commentato il post scrivendo: “Criticava Salvini ed ora lo imita?????? Fiducia persa…..“. Un altro utente ha notato: “Dopo questo Conte is the new Salvini“. Tantissimi sono stati poi quelli che lo hanno criticato perché si mostra mangiando un hamburger, uno dei simboli del “cibo spazzatura”, mentre aveva definito “praticabile” la proposta messa in campo dal ministro dell’istruzione Fioramonti che vorrebbe tassare bevande gassate e merendine per finanziare la scuola.

Una proposta che se venisse approvata incentiverebbe anche scelte alimentari più salutari. C’è chi ha scritto: “Buon appetito Presidente! L’hamburger americano è un toccasana, sono le merendine italiane ad essere velenose!“. Qualcun altro si è poi espresso con queste parole: “Non voleva tassare il junk food per disincentivarne l’uso? Adesso lo mette nelle foto? Non la capisco!!!“.

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2019 09:27