Il magistrato Andrea Nocera risulterebbe indagato dalla Procura di Napoli per concorso in corruzione con l’ex senatore FI Salvatore Lauro e l’armatore Salvatore Di Leva. A questa notizia, riportata dall’Ansa, si sommerebbe quella sulle dimissioni che il giudice avrebbe rassegnato dopo aver appreso la sua iscrizione nel registro degli indagati. Nocera era il capo dell’Ispettorato del Ministero della Giustizia scelto da Bonafede.
Indagato ex capo ispettori di Bonafede
Il magistrato napoletano Andrea Nocera, scelto da Alfonso Bonafede per ricoprire il ruolo di capo dell’Ispettorato del Ministero della Giustizia, si sarebbe dimesso.
È la notizia, riportata dal Corriere della Sera e da Repubblica, che arriva a margine di quella che riguarda l’apertura di un fascicolo che lo vedrebbe indagato per presunto concorso in corruzione con l’ex senatore di Forza Italia Salvatore Lauro e l’armatore Salvatore Di Leva.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, Nocera sarebbe accusato di essersi reso disponibile a passare informazioni segrete su un’inchiesta in corso riguardante Lauro, in cambio di biglietti di viaggio e del rimessaggio gratuito di un gommone.
Nocera avrebbe deciso di lasciare l’incarico dopo aver appreso di essere indagato, comunicando la sua decisione al Csm con la richiesta di tornare a lavorare in Cassazione, presso l’Ufficio del Massimario.
Sul sito del Csm, tra le delibere adottate dal plenum nelle sedute del 4 dicembre scorso, si legge del ricollocamento in ruolo: “Andrea Nocera, attualmente fuori ruolo presso il Ministero della Giustizia, Capo dell’Ispettorato: deliberato il ricollocamento in ruolo presso la corte di Cassazione, ufficio del Massimario (posto precedentemente occupato)“.
L’ipotesi emersa da una conversazione
L’ipotesi – riporta ancora Ansa – sarebbe emersa da una conversazione captata dagli inquirenti nel cantiere navale di Di Leva, che risalirebbe allo scorso aprile e che sarebbe intercorsa tra Nocera, Lauro e un commercialista già indagato nell’ambito di un’altra inchiesta.
Il giudice Nocera, 54 anni, era il responsabile degli ispettori ministeriali chiamati a vigilare sul lavoro dei colleghi. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, il ministro Alfonso Bonafede avrebbe accettato immediatamente le dimissioni.