Salvatore Buzzi ai domiciliari dopo 5 anni di carcere. È la novità che riguarda una delle figure chiave dell’inchiesta ‘Mondo di Mezzo’, i cui legali avevano presentato l’istanza dopo la sentenza della Cassazione sul processo Mafia Capitale (che aveva fatto cadere l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso). La Corte d’appello di Roma l’ha accolta.
Buzzi ai domiciliari
Dopo la sentenza di Cassazione del 22 ottobre scorso, che aveva fatto cadere l’accusa di associazione a delinquere nel processo Mafia Capitale, i legali di Salvatore Buzzi avevano chiesto la revoca o la sostituzione della misura di custodia cautelare in carcere.
Oggi è arrivata la decisione della Corte d’appello di Roma: sì ai domiciliari dopo 5 anni di reclusione. In secondo grado, Buzzi è stato condannato a 18 anni e 4 mesi.
Dopo la sentenza della Cassazione dell’ottobre scorso, una novità aveva interessato un altro nome di spicco nell’inchiesta ‘Mondo di Mezzo’. Si tratta dell’ex Nar Massimo Carminati, cui era stato revocato il 41 bis (il regime di carcere duro).
Il commento della difesa
A margine della decisione della Corte d’appello di Roma, Alessandro Diddi, legale di Salvatore Buzzi insieme a Piergerardo Santoro, ha commentato la notizia all’Adnkronos, definendola “il giusto epilogo di questo lungo calvario“.
La difesa si prepara al prossimo step processuale nella speranza di “mettere fine a questa strana e forse distorta pagina della giustizia italiana“. Sono ancora le parole dell’avvocato di Buzzi, a margine della decisione sulla scarcerazione.
Per il ras delle cooperative romane, le porte del carcere di Tolmezzo si apriranno nelle prossime ore, quando potrà lasciare la struttura penitenziaria.