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Gemelle con Dna modificato: 3 anni di carcere per lo scienziato che le ha create

Pubblicato: 30/12/2019 10:45

Nuovo sviluppo nella vicenda delle gemelline cinesi create con Dna modificato. Lo scienziato He Jiankui è stato condannato al carcere, ma è stata evitata la pena di morte che inizialmente sembrava pendere su di lui. La vicenda aveva scatenato dure reazioni dalla comunità scientifica internazionale.

Dna modificato per combattere l’Hiv

Il caso delle gemelle dal Dna modificato risale al mese di ottobre del 2018. In quel momento, un biofisico cinese di nome He Jiankui, professore alla Southern University of Science and Technology, aveva rivelato al mondo di aver modificato geneticamente 2 bambine, Lulu e Nana (nomi di fantasia).
In un video, aveva annunciato di aver adoperato tecniche di genoma editing sugli embrioni di 2 gemelle, di modo da modificarne la struttura genetica. L’obiettivo dichiarato dal biofisico era quello di renderle più resistenti a virus come quello dell’Hiv, di cui il padre di Jiankui era affetto.
Il suo scopo, sulla carta, sembra mosso da motivi magari anche nobili, ma tali procedure sono illegali in molti Paesi, Cina inclusa.

L’ipotesi pena di morte

He Jiankui si era detto fiero dei propri risultati, sebbene dispiaciuto di averli rivelati forse troppo presto, causando così un vero terremoto nella comunità scientifica e non solo. Tantissime le accuse e le preoccupazioni per il lavoro dello scienziato, tra cui sottolineava il problema etico di creare esseri umani “modificati” e chi invece riteneva che la scienza non era ancora pronta per questo passaggio. Il problema principale, tuttavia, era di tipo legale: il vice ministro Xu Nanping aveva infatti dichiarato che quanto fatto in Cina era gravemente illegale dal 2003. Per questo si era vociferato di una possibile pena di morte per i suoi gesti. Adesso è arrivata una sentenza, decisamente più contenuta.

Dovrà scontare 3 anni di carcere

L’agenzia di stampa cinese Xinhua, ha fatto sapere che lo scienziato He Jankui dovrà scontare 3 anni di carcere. Niente pena di morte quindi, anche perché tale misura riguarda solitamente gli alti ufficiali di governo. Il tribunale di Shenzhen l’ha comunque ritenuto colpevole di manipolazioni genetiche su embrioni, condotte in maniera illegale. Per realizzarle, aveva anche falsificato dei documenti e nei mesi scorsi si era parlato anche di un’altra gravidanza geneticamente modificata in corso.

Assieme a lui sono stati condannate anche altre 2 persone, Zhang Renli e Qin Jinzhou. Per i giudici, nessuno dei tre era qualificato per quel tipo di operazione e hanno violato i principi etici e regolamentari dello Stato, il tutto per “perseguire fama e successo personale“.

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