Diodato è uno dei cantanti in gara a Sanremo 2020, con il brano Fai rumore, ma prima dell’Ariston c’è una storia fitta di argomenti, dalla passione per la musica al cantautorato, una carriera in continuo fermento e un amore (finito) che ha surriscaldato i motori del gossip.
Diodato: la biografia, la carriera e le canzoni
Il ritratto di Diodato si compone di tante sfumature, ma per capire chi è occorre partire dal principio. La sua biografia affonda le radici nel lontano 1981. Nato ad Aosta, romano di adozione, per calcare il palcoscenico ha scelto di usare semplicemente il suo cognome.
All’anagrafe è Antonio Diodato, è un cantautore pugliese (di Taranto, dove è cresciuto) e nel 2020 ha portato all’Ariston la canzone Fai rumore. Ma la sua carriera non ha visto l’alba in Italia: ha esordito a Stoccolma all’età di 20 anni, collaborando con i dj Steve Angello e Sebastian Ingrosso nel brano Libiri.
Dal violino alla chitarra, passando per la formazione di una band a soli 13 anni: è così che tutto è iniziato, fino alle luci della ribalta su scala nazionale. Diodato ha conseguito una laurea in Cinema al Dams di Bologna e ha prodotto il suo primo EP nel 2007.
E Forse Sono Pazzo è il suo primo lavoro discografico, datato 2013, contenente la fortunata cover di Amore che vieni, amore che vai, successo di Faber, scelta come colonna sonora del film Anni felici.
Da Levante a Sanremo
Diodato era finito al centro delle cronache rosa per la storia d’amore con Levante, collega con cui la scintilla si sarebbe esaurita velocemente. Ad accorciare le distanze (almeno in termini artistici, dato che lei avrebbe un nuovo fidanzato) è stato il palco di Sanremo 2020 che li ha visti entrambi in gara.
Non è questa la prima esperienza di Diodato all’Ariston: nel 2014 ha partecipato alla kermesse tra le Nuove proposte, con Babilonia, una delle canzoni più apprezzate dai fan. È tornato al Festival nel 2018, in corsa nella sezione Big con la canzone Adesso, con Roy Paci.
*immagine in alto: fonte/Instagram Diodato, dimensioni modificate