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Coronavirus, la situazione in Italia: focolaio nel Nord, evitare allarmismo

Pubblicato: 22/02/2020 12:16

In Italia è una giornata di emergenza per il coronavirus, di cui si contano le prime vittime italiane. Il focolaio in Veneto e Lombardia è attentamente monitorato, mentre si mettono in campo le misure per contenere l’epidemia di COVID-19.

Le vittime in Italia del coronavirus

Si attesta per il momento a 2 il numero delle vittime del coronavirus. Si tratta di Adriano Trevisan, un 78enne di Monselice, nella provincia di Padova, pensionato, con precedenti patologie morto ieri notte.

La seconda vittima, una donna di 75 anni, è morta questa mattina in Lombardia e probabilmente è collegata ai casi di Codogno.

AGGIORNAMENTO 13.50 – La donna di 75 anni avrebbe incrociato il “paziente 1”, il 38enne del lodigiano, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Codogno. La pensionata è morta in casa e il contagio è stato confermato dopo la morte.

Conte: “Valutiamo misure straordinarie”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato a ridosso della conferenza stampa del Comitato operativo della Protezione Civile. Il premier ha annunciato “nuove misure straordinarie” per fronteggiare la situazione. “Siamo al lavoro senza sosta per reagire con la massima compattezza a questa emergenza“, ha assicurato il premier.

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I casi nel Nord Italia

Tra Lombardia si lavora per contenere i casi, al momento arrivati a 32. Il coronavirus ha una capacità riproduttiva molto elevata, ma sembra che l’incidenza di mortalità sia bassa, intorno al 2%, cifra massima elaborata sui casi cinesi.

Lombardia, Fontana: “Nervi saldi”

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana sta coordinando l’Unità di Crisi per far fronte ai casi di coronavirus nella regione. Il 38enne risultato positivo al test insieme alla moglie incinta è in condizioni stabili, come annuncia l’ospedale Civico di Codogno.

AGGIORNAMENTO 15.20 – Si è da poco conclusa la conferenza stampa in Lombardia. Attilio Fontana ha annunciato che i casi nella regione sono saliti a 39 e sarebbero tutti derivati dalla zona del focolaio nel lodigiano.

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  • Provincia di Lodi: i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano sono soggetti di un’ordinanza del ministero della Salute dopo i casi accertati. In particolare è stata decretata la chiusura di tutte le attività produttive e commerciali e di tutti gli uffici pubblici e privati, tranne quelle che si occupano di beni di prima necessità come farmacie e negozi di alimentari.Sono sospesi anche i mezzi pubblici, compresi i treni, e ai cittadini è vietato spostarsi in altri comuni.
  • Cremona: secondo caso nel comune lombardo, si tratterebbe di una residente di Pizzighettone, dopo il caso di Sesto Cremonese. Ci sono in tutto 7 sospetti di contagio al momento sotto osservazione all’ospedale di Cremona.
  • Milano: l’ospedale Sacco è il centro dell’emergenza in Lombardia: il sindaco Beppe Sala ha istituito un gruppo di lavoro per collaborare al massimo con la Regione e la Prefettura. Sala ha sospeso i dipendenti dell’amministrazione che provengono dai comuni contagiati dal lavoro, circa 14 persone.

Veneto, salgono i casi di contagio

Come comunicato dal presidente Luca Zaia, sono saliti a 7 i contagiati dal coronavirus in Veneto. Positivi al test alcune persone all’ospedale di Schiavonia. Come ha spiegato il governatore, i contagiati “sono tutti di Vo’ Euganeo tra cui due familiari del signor Trevisan“.

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Roma, le novità dallo Spallanzani

A Roma il centro di controllo medico è all’ospedale Spallanzani, eccellenza nella cura delle malattie infettive. Proprio dalla struttura arriva una buona notizia: verrà dimesso in giornata il ricercatore italiano positivo al coronavirus. Anche il cinese ricoverato insieme alla moglie non è più in Terapia Intensiva e sarebbe risultato negativo al test. “È in buone condizioni di salute“, assicurano allo Spallanzani.

Giuseppe Ippolito, il direttore scientifico, ha assicurato che “È una malattia non mortale“, dichiarando che la ricerca sta facendo grandi passi avanti. Ippolito ha continuato: “Non bisogna farsi prendere dall’allarmismo. Il modello messo in atto dalla Regione Lazio è efficace“.

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2020 15:22