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Rivolta nelle carceri: 9 detenuti morti a Modena, 3 a Rieti

Pubblicato: 10/03/2020 18:27

La situazione critica delle carceri italiane, interessate ieri da numerose rivolte ed evasioni, sta lentamente tornando alla normalità. In mezzo ai tumulti vanno registrate però numerose vittime: nel carcere di Modena la conta dei morti è salita a 9, che si aggiungono ai 3 di Rieti. Sono ancora più i 20 i latitanti evasi dal carcere di Foggia.

Le proteste nelle carceri italiane

Le misure contro il Coronavirus hanno interessato anche le visite ai carcerati degli istituti italiani, cosa che ha scatenato numerose proteste in varie parti d’Italia. In principio è stato proprio al carcere Sant’Anna di Modena che si sono registrati i primi tumulti, con incendi e tentativi di fuga. Nella giornata di ieri erano stati accertate 7 vittime in questa rivolta, ma oggi numerose fonti riportano che il totale dei detenuti morti a Modena è salito a 9.
Secondo le fonti, la polizia penitenziaria avrebbe trovato le 2 nuove vittime nelle celle: un detenuto sarebbe morto d’infarto, mentre per l’altro le cause sarebbero ancora da accertare.

3 morti anche nel carcere di Rieti

Agitazioni dovute alla stretta sui colloqui familiari dei detenuti si sono verificate in 27 carceri italiani. In alcuni casi si sono limitati solo a disordini e proteste, come avvenuto sul tetto di San Vittore a Milano. In altri, invece, il bilancio è più grave: numerose fonti riportano che nel carcere di Rieti sono morti 3 detenuti. Tutti presumibilmente a causa dell’assunzione massiccia di farmaci presi dall’infermeria, come in molti casi del modenese.

Detenuti ancora in fuga a Foggia

Si è risolta con la liberazione degli ostaggi invece la rappresaglia nel carcere di Melfi: lo riferisce Adnkronos, riportando la notizia dal vicesegretario di Osapp Basilicata, Giuseppe Cappiello.
Resta critica invece la situazione a Foggia, dove nella giornata di ieri sono evasi 77 detenuti. Molti di questi sono tornati in carcere, altri sono stati catturati dalle forze dell’ordine e uno si è costituito. Rai News riferisce tuttavia che restano ancora a piede libero 22 latitanti, alcuni dei quali farebbero parte della mafia del Gargano.

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