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Coronavirus, Salvini: “Aprire le chiese a Pasqua”. Le dure reazioni

Pubblicato: 05/04/2020 14:39

Matteo Salvini fa discutere con l’ultima proposta lanciata nel periodo della Pasqua. Nonostante i disperati tentativi di contenere il contagio di coronvirus in Italia, il leader della Lega propone di aprire i luoghi di culto per la festività cristiana, scatenando una selva di polemiche.

Salvini, chiese aperte a Pasqua nonostante il coronavirus

Durante un’intervista a Sky Tg24, Matteo Salvini ha dichiarato che non vede niente di male ad aprire le chiese per festeggiare la Resurrezione di Cristo: “Sostengo la richieste di coloro che dicono di poter entrare in chiesa, seppur ordinatamente, con le distanze di sicurezza, per la Messa di Pasqua, magari un po’ alla volta, in 4 o 5“.

Il segretario annuncia che ci sarebbe anche “un appello ai vescovi italiani. Rispettando le distanze, in numero limitato, la santa di Pasqua per milioni di italiani può essere un momento di speranza“.

Le dichiarazioni sulla lotta al COVID-19

Non è la prima volta che Salvini si affida al fervore religioso per contrastare il coronavirus, una pandemia che sta colpendo in tutto il mondo e per cui gli scienziati si affannano a cercare un vaccino. “Non vedo l’ora che la scienza e anche il buon Dio, perché la scienza da sola non basta, sconfiggano questo mostro per tornare a uscire. Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e occorre anche la protezione del Cuore Immacolato di Maria“.

C’è chi dice no

Le dichiarazioni del politico hanno suscitato una caterva di reazioni tra coloro che ne evidenziano i pericoli in tempi in cui la Regione Lombardia ha anche vietato di uscire di casa senza protezioni al volto.

La risposta del sindaco Beppe Sala

Il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, dichiara di aver scelto finora di evitare le polemiche, ma di fronte alla proposta del leghista non può tacere. “A Matteo Salvini devo rivolgere un’osservazione e una domanda, visto che chiede la riapertura delle chiese per Pasqua. Io non sono d’accordo, perché penso che in questi momenti la fede possa e debba essere un fatto personale. Ma la domanda è: se tu vuoi veramente arrivare a far aprire le chiese, se non è solo un titolo, beh allora devi chiedere o alla Lombardia o al Veneto, Regioni che governi, di fare un’ordinanza. Se no siamo sempre alla ricerca delle parole e non dei fatti“.

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Don Pirri: “Obbediamo ai nostri vescovi e non a te”

Anche don Dino Pirri su Twitter ha replicato duramente alla proposta di Salvini: “Caro Salvini, oggi le chiese sono chiuse, perché noi preti rispettiamo la legge del nostro Paese. Obbediamo ai nostri vescovi e non a te. Non usiamo il nostro popolo, ma lo amiamo. Non ci sta a cuore il consenso ma il bene comune“.

Il post di don Pirri
Il post di don Pirri

Anche Rosario Fiorello ha usato il social per dire la sua sulla questione. Senza voler entrare in polemica con nessuno, specifica, ritiene da cattolico: “Se sei un fedele e preghi, Dio non ti viene a dire ‘eh no, devi venire in chiesa’“.

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2020 14:41