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Coronavirus, cosa prevede il decreto liquidità per lavoratori e imprese

Pubblicato: 08/04/2020 11:48

Due sere fa Giuseppe Conte ha dichiarato che sarebbe stato approvato un piano di aiuti di grandissima rilevanza, pari a 400 miliardi di euro, volto ad aiutare il mondo del lavoro e, possibilmente, evitare il collasso economico della nazione.

Aiuti per 400 miliardi di euro

Il provvedimento, che è stato definito dallo stesso Conte “potenza di fuoco”, prevede aiuti per ben 400 miliardi di euro. 

200 miliardi sono destinati la mercato interno mentre 200 saranno destinati all’export, settore che potrebbe essere in crisi ben dopo il periodo di contenimento.

Il Fondo centrale di garanzia

Dei 220 miliardi per il mercato interno, 30 miliardi sono destinati agli autonomi ed alle piccole e medie imprese, che potranno avere accesso alle somme, anche grazie al Fondo centrale di Garanzia. Questo fondo nasce grazie a una sovvenzione costituita da risorse europee e nazionali. Al momento il fondo centrale di garanzia prevede una dotazione da 7 miliardi.

Le conferme sul golden power

È stato confermato e fortificato l’intento di utilizzare il Golden power. si tratta di una misura economica che viene messa in atto in momenti di grande fragilità e qualora si senta minacciata la sicurezza nazionale. Lo Stato Italiano, quando attua il golden powerdecide di “blindare” una o più aziende allo scopo di salvaguardarla: sulle prime 20 aziende strategiche che influenzano l’andamento di borsa quotidiano grava la responsabilità di poter fare il bello e il cattivo tempo sugli indici economici, e per questo è stato deciso che verranno sottoposte a golden power le aziende più strategiche, quelle che insieme creano un capitale di 200 miliardi di euro.

Ottime notizie anche sul fronte “tasse e contributi”: le aziende potranno usufruire della sospensione dei pagamenti previsti per i mesi di aprile e maggio.

Lavoratori e certificazione unica

Per quanto riguarda i lavoratori, è stato prorogato il termine per la certificazione unica, originariamente previsto per il il 30 marzo ed oggi slittato per il 30 aprile. Nello specifico, nel decreto si chiarisce che lo spostamento dei termini serve a “permettere ai cittadini e ai soggetti che prestano l’assistenza fiscale di essere in possesso delle informazioni necessarie per compilare la dichiarazione dei redditi, solo per l’anno 2020, il comma 1 differisce al 30 aprile il termine entro il quale i sostituti d’imposta devono consegnare agli interessati le certificazioni uniche relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e ai redditi di lavoro autonomo”.

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2020 11:57