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Coronavirus, Palazzo Chigi smentisce l’ipotesi delle riaperture anticipate

Pubblicato: 17/04/2020 22:48

Non c’è ancora un calendario delle riaperture delle attività in Italia. Lo hanno chiarito fonti di Palazzo Chigi, in risposta ad alcuni rumor diffusi nelle ultime ore da alcuni organi di stampa. Gli stessi, riportavano un possibile piano di riapertura per bar, ristoranti e aziende colpiti dalle misure contro l’emergenza Coronavirus. Bisognerà però attendere ancora il lavoro dei comitati scientifici.

Il presunto calendario delle attività

Si parla molto di Fase 2, specie grazie al leggero e pavido ottimismo dato dall’appiattirsi della curva di contagio e dal famigerato fattore R con 0 (oggi a 0,8). Se ne parla talmente tanto che nelle scorse ore e giorni è iniziato a circolare un possibile calendario pronto dal Governo per far ripartire le attività. Lo riporta Ansa, che cita fonti apprese dalla stessa.

Secondo la stessa agenzia, il Governo avrebbe valutato l’ipotesi di anticipare la riapertura di aziende della moda, automotive, mobilifici e cantieri edili già al 27 aprile. Nell’ultima conferenza stampa, Giuseppe Conte aveva preannunciato la possibilità di anticipare i tempi, ma solo se possibile.

L’ipotesi (smentita) anche per bar e ristoranti

Nel presunto piano di riapertura diffuso dai media, rientravano anche bar, ristoranti e parchi: la data di riapertura sarebbe quella del 4 maggio, termine del corrente decreto. Con alcuni accorgimenti, come la distanza tra i tavoli, dipendenti protetti e tanta, tanta prudenza.

Probabilmente saranno queste le misure con cui conviveremo per i prossimi mesi, fino all’arrivo di un vaccino definitivo, ma per ora l’unica cosa certa è che la Fase 2 non coinciderà con un via libero totale. Come specificato dall’ISS, in questa fase verranno probabilmente istituite nuove zone rosse.

La secca smentita di Palazzo Chigi

In risposta a questo calendario che già stava facendo ben sperare i cittadini, provati mentalmente ed economicamente dalle misure, è intervenuto Palazzo Chigi. Come riportano numerose fonti, la sede del Governo ha fatto sapere che “si tratta di ipotesi che non hanno alcun tipo di fondamento, in altri di ipotesi che sono ancora allo studio e quindi non possono essere in alcun modo considerate definitive“.

Niente è ancora deciso, soprattutto perchè il comitato scientifico e la task force di esperti “sta lavorando per la fase due e solo quando avrà terminato i lavori comunicherà in maniera chiara i tempi e le modalità di allentamento del lockdown“. Quindi l’allerta sulle fake news o sulle anticipazioni: “Indiscrezioni e fughe in avanti – nominate anche da Vincenzo De Luca nel discorso in cui annuncia la possibilità di chiudere la Campaniarischiano di alimentare caos e confusione“.