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Coronavirus, fase 2 e trasporti: come potrebbero cambiare gli spostamenti

Pubblicato: 23/04/2020 14:02

Uno dei nodi più grossi della prossima fase 2 dell’emergenza Coronavirus in Italia – come anticipato da Conte, certamente avviata con cautela a partire dalla graduale ripartenza del motore produttivo – riguarda il settore dei trasporti: cosa cambierà dal 4 maggio, data indicata come ultimo giorno dell’attuale assetto di lockdown? Ansa ha rivelato alcuni contenuti della bozza sul tavolo della cabina di regia che lavora alle linee di allentamento delle misure restrittive per il Paese.

Fase 2 e trasporti pubblici: le regole che restano

Sì agli spostamenti tra Comuni ma nel rispetto del principale filo conduttore: la cautela. È questa una delle colonne portanti del prossimo step che apre alla fase 2 della gestione dell’emergenza Coronavirus in Italia, ma come cambieranno i trasporti con la ripartenza, dopo la cornice più rigida del lockdown?

Un’anticipazione arriva dall’Ansa, che ha visionato i contenuti della bozza del Ministero dei Trasporti al vaglio della cabina di regia che lavora alle linee guida sul graduale allentamento delle misure restrittive ad oggi in vigore.

Una cosa è certa: dal 4 maggio non cesseranno i piani di sicurezza finora adottati e disposti nel marzo scorso dal Mit. Si tratta di alcune regole fondamentali per il contenimento e la prevenzione, a tutela di passeggeri e operatori del settore, già esplicate nel protocollo siglato dal Ministero con le organizzazioni di categoria e le rappresentazione sindacali.

  • Distanza interpersonale di almeno un metro per tutto il personale viaggiante così come per coloro che hanno rapporti con il pubblico
  • Mascherine e guanti per lavoratori e viaggiatori
  • Sanificazione dei mezzi di trasporto
  • Installazione di dispenser di gel igienizzanti ad uso passeggeri
  • Corretta informazione al pubblico su uso e gestione dei dpi (dispositivi di protezione individuale)
  • Vendita contingentata di biglietti per garantire un numero di passeggeri utile al rispetto delle distanze di sicurezza

Bus, treni e aerei: come cambieranno gli spostamenti

Nell’architettura delle azioni già messe in campo a tutela di viaggiatori e lavoratori del settore dei trasporti, secondo quanto appreso dall’Ansa si innesterebbero alcune novità al vaglio della cabina di regia per la ripartenza.

Ci sarebbe l’ipotesi di una “leva tariffaria”, cioè di un differente prezzo dei biglietti a seconda dell’orario, per evitare il rischio di assembramenti sui mezzi pubblici. Questo nell’ottica di una distribuzione della domanda che permetta di gestire i flussi dei viaggiatori con numeri contenuti per ogni trasporto (si penserebbe, riporta Il Fatto Quotidiano, a una riduzione di passeggeri pari a circa il 40% per tratta).

Si potrebbe anche configurare la realizzazione di accessi e uscite separati sui bus, stazioni comprese, con dei “percorsi a senso unico” che limitino i contatti tra passeggeri.

Un altro punto al vaglio sarebbe quello dell’uso di biglietti elettronici al posto di quelli cartacei, niente più controllori in treno e misurazione della temperatura – in partenza e arrivo – negli aeroporti.

All’orizzonte anche l’introduzione di “marker”, segni che, su tutti i mezzi pubblici, andrebbero a indicare i posti che sarà vietato occupare per preservare il distanziamento. “Il mancato rispetto – riporta Ansapotrà contemplare l’interruzione del servizio, per motivi di sicurezza sanitaria“.

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2020 14:11