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Katia Ricciarelli a Io e Te: “Alberto Sordi mi ha mandato 100 rose gialle”

Pubblicato: 15/06/2020 18:27

Era il 15 Giugno 1920 quando nasceva Alberto Sordi. Oggi, in occasione dello scoccare dei 100 anni dalla sua nascita, l’intera puntata di Io e Te in onda su Rai 1 è stata dedicata a questo grandissimo artista, con numerosi ricordi personali e aneddoti da chi l’ha conosciuto. A far compagnia in studio al conduttore Pier Luigi Diaco, la presenza fissa di Katia Ricciarelli.

Il ricordo di Valeria Marini

Oltre ai già detti, in studio era presente anche Valeria Marini. La nota attrice e showgirl italiana ha potuto così condividere il suo ricordo di una sincera amicizia con Alberto Sordi, piena di rispetto e ammirazione.

Valeria ha ricordato il primo incontro con il regista e il tempo passato insieme: “Mi sono fatta raccontare tutti i suoi personaggi come nascevano: lui leggeva al mattino il giornale e con lo sceneggiatore Rodolfo Sonego poi decidevano quali personaggi funzionassero. Il suo disegno era quello di rappresentare l’italiano in tutte le sue sfaccettature“.

Dal ritratto fatto da Valeria Marini esce un Alberto Sordi interessato solo all’italianità, tanto da essere disinteressato nei confronti dell’Oscar alla carriera perchè: “Quello americano non mi interessa, a me interessa l’essenza dell’italianità“.

Alberto non se n’è mai andato

Diaco ha poi posto due domande alla Marini. Alla prima “C’è un regalo di Sordi a cui sei molto affezionata?” Valeria ha risposto: “Alberto era un uomo molto generoso… il suo regalo che preferisco è un foulard, me lo regalò senza motivo, lo porto sempre con me“.

Alla seconda domanda del conduttore Dov’eri il giorno in cui Alberto Sordi se n’è andato? la showgirl ha dato una risposta commovente: “Per me Alberto non se n’è andato, è sempre presente nel nostro cuore, nel nostro essere italiani. Avrebbe dovuto vivere 100 anni… ma lui vive sempre nei suoi personaggi“.

Il ricordo di Katia Ricciarelli

Dopo un video di Rai Teche in cui viene mostrata un’improvvisazione canora del 1980 di Alberto Sordi e Katia Ricciarelli, proprio quest’ultima ha commentato: “Alberto era innamorato della lirica. Il suo sogno era quello di cantare“.

Poi Katia si è lasciata andare ai ricordi, raccontando il suo primo incontro con Alberto Sordi: “Mi ha mandato 100 rose gialle, dopo questo duetto canoro”.

Ho detto grazie e siamo andati a cena fuori

Incalzata da Diaco che le ha chiesto “E tu cos’hai risposto?“, la Ricciarelli prosegue “Io ho detto grazie. Siamo andati a cena fuori. Mi aprì lo sportello della macchina, siamo andati a mangiare in una trattoria e ha pagato tutto lui. Dopo mi ha dato le 100 rose“.

Scherzosamente ha poi concluso la Ricciarelli: “Ho scoperto più avanti che le rose non le aveva pagate lui ma la casa di produzione“.

Alberto Sordi, l’uomo e l’artista

Da questa puntata in memoria di Alberto Sordi, nella quale è stato anche ospite Santino Fiorillo per presentare il libro Alberto presenta Sordi (unica biografia autorizzata dell’amatissimo regista italiano), Diaco è riuscito a far emergere l’uomo dietro al personaggio pubblico conosciuto da tutti: Alberto era un uomo vero, fiero della sua vera italianità, generoso e solare, interessante e interessato al mondo che lo circondava. Un uomo che vivrà sempre nei personaggi che ha creato.