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Il dramma del piccolo Evan, morto a Modica: la madre era già indagata per maltrattamenti

Pubblicato: 25/08/2020 11:41

Nei contorni del dramma di Evan, morto a 21 mesi a Modica, entra in ballo un altro elemento: la madre sarebbe già stata indagata per maltrattamenti. Letizia Spatola, 23 anni, in carcere con l’accusa di omicidio come il compagno 32enne, Salvatore Blanco, continua a rigettare ogni addebito e si sarebbe detta “plagiata” dall’uomo (a cui avrebbe attribuito la responsabilità esclusiva dei reati contestati). I rilievi degli inquirenti, dopo il decesso del bimbo, avrebbero evidenziato tracce di sangue nella fodera di un cuscino della culla. Il bimbo era arrivato in ospedale in condizioni disperate, il 17 agosto scorso, e sul corpo sarebbero stati rinvenuti segni di violenze, anche pregresse.

Caso Evan: la madre già indagata per maltrattamenti

A riportare l’ultima notizia che spunterebbe tra le carte dell’inchiesta sulla morte del piccolo Evan, 21 mesi, sono diverse fonti locali tra cui il quotidiano La Sicilia: la madre sarebbe stata già sottoposta a indagini per presunte violenze. Si tratta di un elemento che si aggiunge ai tasselli inquietanti che compongono il quadro di un terribile caso di cronaca su cui gli inquirenti stanno accendendo una luce dopo l’altra, per arrivare alla verità.

Mentre la madre del bimbo, la 23enne Letizia Spatola, avrebbe rigettato ogni accusa focalizzando le responsabilità sul compagno, Salvatore Blanco, per entrambi è stato convalidato il fermo e si trovano in carcere con l’accusa di omicidio in concorso. Il piccolo è morto il 17 agosto scorso a Modica, nell’ospedale in cui sarebbe arrivato con lesioni dovute a percosse (secondo l’accusa, provocate dal convivente della donna).

La donna, riporta La Sicilia, sarebbe stata già indagata per maltrattamenti in famiglia con fascicolo aperto dalla Procura di Siracusa all’inizio dello scorso luglio. Un’inchiesta, rileva la stampa locale, che sarebbe scattata dopo l’accesso del bambino al Pronto soccorso per delle contusioni.

La donna, secondo la ricostruzione emersa sulle cronache, all’epoca avrebbe ascritto il fatto a una caduta del piccolo avvenuta mentre giocava. Il medico di turno, però, non convinto di quella versione avrebbe segnalato il caso alla polizia dando impulso alle indagini.

Tracce di sangue su un cuscino

Nell’ambito di un sopralluogo nell’abitazione della coppia, a Rosolini, sarebbe stato sequestrata la fodera di un cuscino della culla in cui, scrive Ragusa News, sarebbero state rilevate tracce ematiche ora al vaglio degli inquirenti.

Nel giro di pochi mesi, tra il maggio e il luglio scorsi, scrive Tgcom24, il bambino sarebbe finito tre volte in ospedale per una frattura del femore, per una ferita infetta e per un’altra frattura, alla clavicola.

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2020 11:48