Regno Unito, prima recessione dal 2008
Tra gli Stati più colpiti c’è il Regno Unito che nel secondo trimestre ha visto una contrazione del Pil di oltre un quinto, con un calo del 20,4% rispetto ai tre mesi precedenti e del 21,7% rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso. Un dato in seguito al quale il Regno Unito ha registrato la prima recessione dalla crisi finanziaria del 2008. Ma non solo, il numero dei nuovi disoccupati supera le 220 mila unità, con il numero delle persone occupate nel Regno Unito che è quindi notevolmente diminuito nei tre mesi successivi alla chiusura del paese a causa dell’emegenza Covid-19.
Dati non affatto rosei, che portano le aziende ad essere scettiche sulle prospettive future, con la disoccupazione che rischia di aumentare notevolmente entro la fine del 2020. La Banca d’Inghilterra ha inoltre previsto che ci vorrà fino all’ultimo trimestre del 2021 affinché l’economia riprenda le sue dimensioni precedenti, sottolineando come purtroppo la disoccupazione sia destinata a crescere bruscamente. I negozi non essenziali in Inghilterra non hanno riaperto al pubblico fino al 15 giugno, con pub e ristoranti che sono stati chiusi fino al 4 luglio. Dall’altro canto alcuni settori sembrano avviati a una rapida ripresa. I dati sulle vendite al dettaglio per il mese di giugno, infatti, hanno dimostrato che la spesa, escluso il carburante, è superiore ai livelli dell’anno precedente.
