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Vaccino Coronavirus, avviata la sperimentazione sui primi volontari in Veneto

Pubblicato: 08/09/2020 19:24

Dopo lo Spallanzani di Roma, avviata la sperimentazione del vaccino anti-Covid su sei pazienti volontari in Veneto. Lo riporta l’Ansa, secondo cui le persone coinvolte avrebbero età compresa tra 18 e 54 anni. Dal direttore del Centro di ricerche di Verona impegnato in questa importante fase, alcune precisazioni sul lavoro che si sta svolgendo sul fronte italiano della ricerca.

Vaccino anti-Covid: via alla sperimentazione in Veneto

Nelle stesse ore in cui è stato firmato il nuovo Dpcm contenente la proroga delle misure anti-Covid per il Paese, sempre dall’Italia arriva un’altra novità nel campo di battaglia contro il Coronavirus.

Iniziata la sperimentazione del vaccino italiano in Veneto, con inoculazione sui primi 6 volontari. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa, le persone coinvolte sarebbero tutte veronesi e avrebbero età compresa tra i 18 e i 54 anni.

Di pochi giorni fa la notizia delle prime dosi dello stesso vaccino, il Grad-Cov2 prodotto e brevettato dalla società italiana ReiThera, inoculate su altri volontari allo Spallanzani, l’ospedale romano in cui nel febbraio scorso, prima volta in Europa, fu isolato il ceppo del virus. In Veneto, la sperimentazione è condotta dal Centro di ricerche cliniche dell’Ospedale Borgo Roma di Verona, in collaborazione con il centro della Capitale.

Risultati attesi entro 6 mesi

I primi risultati sono attesi entro 6 mesi, come riportano Il Gazzettino e Ansa, citando le parole di Stefano Milleri, direttore del Centro veronese: “Se non avranno evidenziato controindicazioni ed avranno prodotto anticorpi contro il Coronavirus, potremo dire di essere sulla buona strada per il vaccino“.

Ai microfoni di Adnkronos, Milleri ha aggiunto che il numero dei volontari salirà a 12 entro il prossimo venerdì, giorno in cui si farà un primo punto sulla sperimentazione in corso.

Vaccino “non prima della seconda metà del 2021

L’Agi riporta l’intervento di Milleri al GR1 – Rai Radio1, secondo cui il vaccino, nella sua formula definita, “non arriverà prima della seconda metà del 2021. E questo proprio perché stiamo facendo un percorso molto accelerato, normalmente ci vogliono 4-5 anni“.

Sul fronte dei contagi, l’Italia ha registrato un nuovo aumento di casi nelle ultime 24 ore, come riportato nel bollettino del Ministero della Salute con i dati alla giornata di oggi, 8 settembre.

Ultimo Aggiornamento: 08/09/2020 19:33