Sono parole che commuovono quelle rilasciate dalla nota conduttrice televisiva e giornalista Rita Dalla Chiesa. Ospite di Massimo Giletti in quel di Non è l’Arena, tornato recentemente in onda su La7, la conduttrice ha rinnovato amorevoli parole sul padre, il generale e prefetto italiano Carlo Alberto Dalla Chiesa, morto il 3 settembre del 1982 a Palermo, ucciso in quella che viene tristemente ricordata come la strage di via Carini.
Un racconto, quello di Rita Dalla Chiesa, che ha commosso il pubblico e che ha colpito molto anche lo stesso giornalista Giletti che non sta attraversando un momento facile lavorativamente parlando e che lo ha costretto alla scorta.
Rita Dalla Chiesa: il retroscena sulla corona funebre
Da anni Rita Dalla Chiesa, dalla morte di suo padre ma anche prima, proprio come lui, è uno dei volti della lotta contro la mafia. Ospite di Massimo Giletti, la giornalista ha ricordato il padre rivelando una confessione dello stesso Dalla Chiesa che ha molto commosso e colpito il pubblico. “Mio padre mi aveva detto – racconta la Dalla Chiesa – la prima corona che arriva al mio funerale è del mandante“. Una frase segnante, che lascia il segno: “La corona che arrivò era della Regione Sicilia“.
Lotta alla mafia: anche Giletti sotto scorta
Da lì, il racconto della sua reazione in quel momento di forte dolore: “La prima cosa che feci fu quella di prendere la corona sulla tomba e buttarla fuori“. Parole che hanno lasciato interdetto anche lo stesso Giletti come, come anticipato, proprio per motivi di lavoro si sta scontrando a livello personale con il pericolo e la minaccia. Qualche settimana fa proprio il giornalista è stato avvistato per le vie di Roma con addosso un giubbotto antiproiettile, uno dei dispositivi di sicurezza adottati per salvaguardare il giornalista a fronte di quella che è stata reputata essere una minaccia.