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Femminicidio Pordenone, i risultati dell’autopsia sul corpo di Aurelia

Pubblicato: 01/12/2020 20:48

Un altro drammatico femminicidio, arrivato pochi giorni dopo la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, sta catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica. La morte di Aurelia Laurenti per mano del fidanzato Giuseppe Forciniti, infatti, sembra inserirsi in un triste e ripetuto canovaccio: la 32enne madre avrebbe infatti scoperto alcuni tradimenti e avrebbe scelto di separarsi; questo il movente alla base della lite che ha portato alla sua morte. Forciniti si è poi presentato in Questura, confessando l’accaduto. Di oggi, i risultati dell’autopsia sul corpo di Aurelia.

Oltre 20 coltellate ad Aurelia Laurenti

Inizialmente, il 33enne originario di Cosenza aveva dichiarato di aver avuto una colluttazione con un ladro. Poi, la confessione fatta agli inquirenti, dopo essersi presentato in Questura con le mani ancora sporche di sangue. Da quel momento il caso è diventato un femminicidio, un omicidio volontario pluriaggravato, secondo l’accusa rivolta a Forciniti.

In queste ore è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Aurelia, mamma di 2 bambini di 8 e 3 anni. Secondo quanto riferito all’Ansa dal Procuratore di Pordenone Raffaele Tito, sul corpo della donna sono stati trovati “una ventina di fendenti inferti con il coltello“. Non solo, ci sarebbero anche “altre piccole escoriazioni su tutto il corpo“. Numerosi i colpi mortali, “assestati con notevole forza” al viso e al collo.

La dinamica dell’omicidio di Roveredo

Se è chiaro chi sia stato ad infliggere dette coltellate sul corpo di Aurelia, sono ancora aperte le indagini invece per far luce sulla dinamica dell’accaduto. Secondo quanto trapelato, infatti, la difesa di Forciniti è certa di poter dimostrare che il coltello, nella stanza, è stato portato da Aurelia. Così fosse, nelle intenzioni della difesa, prenderebbe corpo l’ipotesi della legittima difesa o di una colluttazione finita in un tragico omicidio.

Ci sono però molti elementi che non giocano a favore di Forciniti. Per gli inquirenti, infatti, la decisione del padre di portare i figli a casa di parenti, potrebbe dimostrare premeditazione.

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Giuseppe Forciniti, la difesa della madre

Particolarmente clamore negli scorsi giorni è stato creato dalle parole della madre del 33enne. La donna, infatti, ha dipinto un quadro in cui Aurelia diventa una madre negligente e assente, oltre ad esercitare eccessivo controllo sul figlio. “Giuseppe dove fare quello che voleva lei – ha dichiarato la GazzettinoUltimamente mi diceva che era trattato come un cane, ma io non ho dato peso“.

Verità completamente diverse emergono invece dalle parole di un’amica di Aurelia, che sempre al quotidiano locale ha rivelato la paura della donna di perdere i figli nella separazione. Inoltre, “Giuseppe era troppo geloso. La controllava anche costringendola a fare video chiamate per confermare ciò che lei gli diceva. Non le permetteva di avere un profilo suo sui social“.

La lettera del figlio di Aurelia e Giuseppe

Due testimonianze opposte, tra le quali si inserisce una lettera del figlio di 8 anni della coppia, che nelle ultime ore ha contribuito ad aggravare la già pesante situazione attorno all’omicidio di Roveredo in Piano. In questa, trovata nella stanza da letto e luogo dell’omicidio, il bambino avrebbe chiesto al padre di non litigare più.

Ultimo Aggiornamento: 01/12/2020 20:51