Vai al contenuto

Maddie McCann, si cerca ancora il tassello chiave per l’incriminazione di Brückner

Pubblicato: 17/01/2021 15:27

Medeleine McCann è una bambina che pochi giorni prima del suo 4° compleanno, il 3 maggio del 2007, è scomparsa nella casa di Praia da Luz dove si trovava in vacanza con i genitori. Dopo quasi 14 anni di indagini di 3 paesi diversi, Portogallo, Regno Unito e Germania, ancora non si sa che cosa le sia successo, anche se l’ipotesi principale resta quella della morte, ma gli ultimi due anni sono stati molto proficui e si sta proseguendo verso una possibile svolta.

Il principale sospettato

Christian Brückner, 43enne tedesco, è stato inserito a giugno nelle indagini come principale sospettato della scomparsa della bambina. L’uomo si trova già in carcere in Germania per altri reati  tra cui traffico di droga e lo stupro di una donna americana 72enne avvenuto nello stesso resort della sparizione di Maddie nel 2005. Lo stupro gli è valsa una condanna a 7 anni emessa ad ottobre dello scorso anno.

Da persona scomparsa ad omicidio

La polizia tedesca già qualche mese fa ha deciso di convertire il caso della bambina da persona scomparsa ad un caso di omicidio. Non sono state però rese pubbliche le prove a carico del sospettato per volontà del procuratore generale Hans Christian Wolters. A favore di questa decisione probabilmente anche le terribili affermazioni di Brückner fatte ad amici “La bambina è morta e basta. Puoi far scomparire un corpo velocemente: anche i maiali mangiano la carne umana”.

Brückner non è stato ancora ufficialmente accusato di nulla. Ora le indagini sono incentrate sul trovare testimoni che possano chiarire l’andamento degli eventi di quella sera.

Oltre a procede con l’interrogatorio di tutte le persone chiave che sono venute a contatto con l’uomo, la polizia vuole tornare in Portogallo, nella speranza di raccogliere nuovi indizi e nuove prove. Lo scopo dei nuovi interrogatori sarebbe quello di arrivare a scoprire finalmente “il tassello mancante nel complicato puzzle della scomparsa.

Una situazione delicata

In esclusva al Mirror il procuratore Wolters ha affermato che le leggi in Germania non permettono l’incriminazione per lo stesso reato due volte, nel caso in cui l’imputato è stato assolto. “Se ora siamo frettolosi e sarà assolto perché il tribunale ha detto ‘abbiamo ancora qualche dubbio’, non saremo in grado di prenderlo più tardi“.

L’uomo è stato trasferito dal carcere di Kiel in uno di massima sicurezza a sud della Germania, a Wolfenbuttel dove sconterà effettivamente i 7 anni di condanna per stupro. Il trasferimento renderà gli incontri con il sospettato più immediate in quanto la squadra investigativa si trova a soli 15 minuti dall’attuale carcere.

Qualche mese fa, mentre era in tribunale per un’udienza, lo hanno dovuto portare in ospedale per varie contusioni e due costole rotte. L’avvocato di Brückner, Friedrich Fuelscher, vuole sporgere denuncia contro il tribunale per percosse, mentre il portavoce del tribunale ha dichiarato di essersi trattato di una caduta. Sono state comunque avviate delle indagini.

Le testimonianze

Michael Tatschl è un ex compagno di cella e amico di Brückner ad Algarve. Ha ha dichiarato al giornale Sun: “Brückner si vantava di vendere bambini e credo proprio che Madeleine sia stata venduta a un rete di pedofili, forse in Marocco. A quel tempo vivevo con lui. Lui era il mio migliore amico” per poi proseguire dicendo “ho capito che era stato lui nel momento in cui la polizia è venuta da me lo scorso aprile”.

Nei dispositivi dell’indagato sono state trovate migliaia di foto a sfondo pedopornografico.

Anche la sua ex ragazza ha contribuito ad una svolta nelle indagini, portando gli investigatori a conoscenza di un minivan bianco e giallo in possesso di Brückner all’epoca del rapimento. Il mezzo è stato rintracciato presso un rivenditore ed è stato sequestrato per permettere le analisi forensi.