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Verissimo, Francesco Sarcina e la dipendenza da droghe: a salvarlo fu J-Ax

Pubblicato: 13/02/2021 18:04

La vita tormentata di Francesco Sarcina è oggetto di intervista nel nuovo appuntamento con Verissimo. Il cantante, ospite nel salotto di Silvia Toffanin, presenta la sua autobiografia e affronta il doloroso racconto su un periodo difficile della sua vita, segnato dall’abuso di sostanze stupefacenti. A salvarlo dal baratro fu una telefonata ad un collega e grande amico.

Francesco Sarcina tra successi e tormenti

Attraverso una serie di clip viene ripercorsa la lunga storia di Francesco Sarcina, dal lato artistico e professionale a quello più intimo e umano. Il frontman de Le Vibrazioni, che hanno fatto registrare un successo dietro l’altro segnando di fatto un’intera generazione, si racconta a tu per tu con Silvia Toffanin. Non solo la carriera e i successi discografici, ma anche la sua sfera sentimentale. Negli ultimi anni ha fatto parecchio discutere la separazione dalla ex moglie Clizia Incorvaia e le furenti polemiche che sono seguite. La ragazza ora è pazzamente innamorata di Paolo Ciavarro, conosciuto quando entrambi presero parte al Grande Fratello Vip lo scorso anno. Il cuore di Sarcina, invece, tuttora non sembra impegnato.

Ma la vita del cantante è stata segnata anche da un doloroso capitolo che l’ha portato a cadere e rialzarsi a fatica. Sarcina ha toccato il fondo quando è finito nel tunnel delle droghe e di sostanze stupefacenti, per poi rinascere grazie soprattutto all’aiuto inaspettato di un collega. Il suo racconto a Verissimo nella puntata di oggi, durante la quale presenta la sua autobiografia Nel mezzo.

Il dramma psicologico di mamma Tina

Francesco Sarcina, come raccontato nella sua autobiografia, ha vissuto un’infanzia tranquilla al fianco dei genitori: “Non mancava nulla a casa mia, però non si viveva nello sfarzo e i soldi non bastavano mai. I miei si facevano un mazzo notevole e io sono cresciuto da figlio unico, ero solitario“. È papà Tito ad avergli trasmesso l’amore per la musica: “Papà mi ha tramandato la passione per la musica, ma non obbligandomi ma negandomelo. Nel momento in cui obblighi qualcuno nella tua passione, è l’effetto opposto“.

Anche con mamma il rapporto è sempre stato speciale, sino ad un episodio che ha di fatto minato il loro equilibrio. La madre, infatti, era incinta del fratellino del cantante quando la gravidanza si è interrotta. “Mia mamma porta avanti questa gravidanza che purtroppo è andata male – spiega Sarcina- era al settimo mese, ma per via di un’infezione deve abortire. Il bambino era idrocefalo e sarebbe nato morto, quindi ha dovuto per forza fare questo parto indotto ed è stato devastante. Mamma poi non è stata bene e nel tempo si è protratta una situazione psicologica devastante. Bisogna stare molto attenti alla psiche, ma chi non ha auto-analisi e né valvola di sfogo, nel tempo questa cosa può trasformarmi in un demone che ti mangia“.

Il telefono ha suonato e ho sentito mia madre

Dopo l’aborto, mamma Tina è incappata in un delirio psicologico che l’ha portata a soffrire parecchio e, soprattutto, a prendere una decisione drastica: abbandonare la famiglia. Il suo racconto: “A un certo punto mamma se ne va via. Oggi col senno di poi mi rendo conto che quello che è accaduto è stata la cosa meno delirante che potesse fare. L’ho ritrovata io dopo tempo: tutti sapevano dov’era mia mamma ma io no“.

Francesco Sarcina, infatti, riuscì a recuperare il contatto con la madre mentre era nella casa dei nonni: “Quando ero dai nonna, trovai sulla loro agenda un numero freschissimo e senza nome. Ho tentato, l’ho chiamato e mi risponde un uomo e gli ho chiesto di mia madre. Poi questa persona ha messo giù e, dopo un po’, il telefono ha risuonato e ho sentito mia madre. Lì c’è stata un’esplosione di emozioni contrastanti: la rabbia ma anche la felicità di sentirla. Dopo tempo l’ho raggiunta io e quando l’ho vista è stato molto difficile, avevo 17 anni. Lei aveva già un’altra relazione, mio padre era disperato. La cosa che ha fatto esplodere tutto è stato che mio padre non aveva supportato mia madre“.

Ho rischiato l’overdose

A segnare un altro, complicato della vita di Francesco Sarcina è stata anche la dipendenza da droghe e sostanze stupefacenti. “Io vivevo in un quartiere popolare ma non è che facessi uso all’inizio. Ho iniziato con le tipiche cose da teenager, ma il problema era la mentalità, in cui diventava normale parlare di stupefacenti. Gli abusi sono arrivati dopo perché c’è stato un sommarsi di cose e situazioni“, le sue parole.

Il cantante toccò il fondo quando, nella sua vita, entrò una persona soggetta alla medesima dipendenza: “Ho rischiato l’overdose per colpa di un’altra persona, che già aveva tentato più volte il suicidio. In quel momento non facevo grande uso, quindi quando mi sono reso conto che questa persona faceva ben altro e tentava il suicidio, ho cercato di supportarla. In realtà sono caduto in un buco nero. Me la sono ritrovata in overdose, io non ho rischiato la vita ma pensavo che fosse quello che volesse lei: farla finita tutti e due“.

L’amore per i figli e la rottura con Clizia Incorvaia

Dopo la caduta, Francesco Sarcina ha riscoperto la bellezza della rinascita tornando a contatto con la realtà e liberandosi da questa dipendenza. Ad oggi il cantante riesce ad apprezzare la vita e a vederla sotto una differente prospettiva, anche grazie all’amore dei figli: “Essere padre ti aiuta a capire tutto, ho sempre pensato al giorno e non al domani, quindi non me ne fregava niente di quello che sarebbe accaduto domani. Con i figli invece pensi a quello che poi potrebbe accadere“.

Dopo Tobia, nato da una precedente relazione, Sarcina è divenuto padre anche della piccola Nina, frutto dell’amore con Clizia Incorvaia. Proprio parlando della discussa rottura del loro rapporto, dichiara: “In questo libro non colpevolizzo nessuno se non me stesso: mi metto a nudo, mi auto-denuncio perché mi sono reso conto che è facile giudicare, ma chi giudica in continuazione è perché ha se stesso dei problemi. Io non giudico, ma se devo giudicare giudico me stesso. Dopo un grande amore c’è una grande rabbia, ma bisogna pensare ai figli. Raccontare così apertamente fatti privati non fa del male a me, ma vanno preservati i figli. Ho sofferto tanto solo per loro“.

A salvarlo fu J-Ax: la telefonata al rapper

Al termine dell’intervista, però, Sarcina riceve un video-messaggio speciale da parte di un suo grande amico e collega: J-Ax. Il rapper è stato una figura fondamentale nella vita del frontman de Le Vibrazioni, ed è lui ad aver curato la prefazione della sua autobiografia. J-Ax, in particolare, ha aiutato Sarcina ad uscire dal tunnel della droga, lo stesso tunnel in cui era incappato il rapper e dal quale era riuscito ad uscire. Sarcina racconta questo rapporto speciale, supportato dalle medesime cadute: “È stato molto importante in una fase: lui mi ha aiutato perché a un certo punto mi sono reso conto che dovevo non dare colpa a queste situazioni, che fossi perso negli abusi. Sono sempre stato sostenuto, ma alla fine il dolore torna“.

A risollevarlo dal baratro fu una telefonata proprio a J-Ax: “Quando cadi nel baratro non c’è sostanza che possa alleviarti. Allora mi ricordo che lui aveva già fatto outing su questo argomento e l’ho chiamato, gli dissi: ‘Senti, ho bisogno di capire come si fa‘. Lui mi ha detto: ‘Mi fa piacere che mi stai chiedendo questo: preparati a fare abbonamenti perché dovrai chiuderti in casa e fare un percorso lungo e complicato. Non ne esci così, ma ti rimane il demone dentro’. Il demone va via e si trasforma, è una lotta che dura da anni“.