Olesya Rostova non è Denise Pipitone. Quello che per molti, avvocato della famiglia compreso, è stato un vero e proprio circo mediatico è arrivato al termine. Dalla Russia è arrivata infatti conferma che il gruppo sanguigno della giovane che sta cercando i genitori non corrisponde a quello della bimba di 4 anni sparita da Mazara del Vallo nel 2004. Dopo la rivelazione, sono arrivate le ultime dichiarazioni dei genitori di Denise sulla faccenda.
Denise Pipitone, parlano Piera Maggio e Piero Pulizzi
La speranza è durato lo spazio di qualche giorno: era flebile, ma le coincidenze nella storia di Olesya Rostova hanno acceso una debole luce sul caso Denise Pipitone. Mercoledì 7 aprile, invece, la notizia che Olesya non è Denise: il gruppo sanguigno non coincide, è stato reso noto nel corso della trasmissione Let them talk. Spenta la luce, i genitori di Denise hanno commentato la vicenda tramite un comunicato diffuso dalla pagina Facebook “Missing Denise Pipitone Mp“.
Qui, si legge: “Ci abbiamo sperato senza mai perdere quella sana lucidità che dall’inizio della segnalazione abbiamo avuto, l’esser cauti“. La madre di Denise Pipitone, all’inizio della vicenda, aveva infatti predicato calma e piedi per terra. Il post prosegue: “Sono stati giorni difficili, pieni di tensione. Adesso continueremo nella nostra battaglia come abbiamo sempre fatto“. E conclude: “Denise è diventata la figlia di tutta Italia e va cercata“.
Denise Pipitone e Olesya Rostova: polemica tra l’avvocato e la tv russa
La vicenda va in archivio, non senza portarsi dietro numerose polemiche per come è stata gestita. Sotto accusa, soprattutto la tv russa “responsabile” dell’annuncio. Negli scorsi giorni, l’avvocato di Piera Maggio si è scagliato duramente contro quello che ha definito una pantomima: “Non si gioca con le vite delle persone, voi state facendo un gioco che a noi italiani non piace. Volevamo il gruppo sanguigno in via riservata, avete voluto fare lo show? Benissimo ora dateci il gruppo sanguigno. […] Non facciamo giochi di nessun genere in Italia, siamo seri“.
Sotto accusa soprattutto il modo in cui è stato spettacolarizzato il dolore e l’attesa di una madre che da 17 anni cerca la figlia scomparsa. Le accuse si sono fatte sentire, tanto che il conduttore russo Dmitry Borisov si è scusato: “Voglio scusarmi con i genitori di Denise per quello che è successo. Non avevamo idea che il caso di Olesya potesse ritrovarsi al centro di tanta attenzione in tutta Italia“.