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Ciro Grillo e i tre amici accusati di stupro di gruppo, il video condiviso. I genitori: “Corpo trattato come un trofeo”

Pubblicato: 28/04/2021 21:28

La battaglia si consuma ancora prima che sia deciso il rinvio a giudizio o l’archiviazione per Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. I quattro giovani genovesi sono accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese di 19 anni, che si sarebbe consumata nella casa in Costa Smeralda di Beppe Grillo. Mentre i magistrati della Procura di Tempio Pausania sono pronti a chiudere nuovamente le indagini, emergono nuovi dettagli, cambiano le posizioni di alcuni imputati e si rivedono le accuse.

Ciro Grillo e altri tre accusati di stupro: condiviso il video

È l’Adnkronos a raccogliere lo sfogo dei genitori della studentessa 19enne che ha accusato Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria di stupro. Parole durissime che riguarderebbero il video girato dai quattro durante le presunte violenze, di cui ha parlato anche Beppe Grillo nel suo controverso intervento a difesa del figlio.

Le parole dei genitori della studentessa 19enne

Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità che si continuano a scrivere e a dire sul conto di nostra figlia, aggiungendo dolore al dolore: il nostro e il suo“, dichiarano i genitori tramite la legale Giulia Bongiorno, “D’altro canto, sarebbe fin troppo facile smentirle sulla base di numerosi atti processuali che sconfessano certe arbitrarie ricostruzioni e che, per ovvie ragioni, non possono essere resi pubblici“.

Abbiamo appreso, inoltre, che frammenti (frammenti!) di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto insieme alle clave“, continuano.

La nota conclude: “Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via facendo emergere la verità. In ogni caso, la fiducia nella giustizia e il rispetto per le istituzioni – che ci hanno guidato finora e che continueranno a guidarci in futuro – non significano che siamo spettatori passivi: abbiamo conferito mandato al nostro legale di agire in sede giudiziaria contro tutti coloro che a qualsiasi titolo partecipano e parteciperanno a questo deplorevole tiro al bersaglio“.

Sul video interviene il Garante della Privacy

Sulla condivisione del video è intervenuto anche il Garante della Privacy. In una nota ha fatto sapere che “In relazione alla circostanza, riferita dai genitori della ragazza presunta vittima di stupro attraverso il loro legale, che frammenti del video, relativo all’oggetto del procedimento penale, vengano condivisi tra amici, il Garante per la protezione dei dati personali richiama l’attenzione sul fatto che chiunque diffonda tali immagini compie un illecito, suscettibile di integrare gli estremi di un reato oltre che di una violazione amministrativa in materia di privacy“.

Uno degli indagati nega di essere stato presente

Mentre i magistrati di Tempio Pausania sono a lavoro per definire le posizioni degli accusati, uno di loro, Francesco Corsiglia, avrebbe negato di aver preso parte alla violenza sessuale di gruppo. Il giovane, che secondo Il Messaggero si trova ora in Erasmus in Spagna, avrebbe dichiarato di non aver partecipato agli abusi con gli altri.

Corsiglia avrebbe dichiarato di aver avuto un rapporto sessuale consensuale con la studentessa 19enne e di essere poi andato a dormire. Per sostenere la sua tesi evidenzia come non comparirebbe nelle foto e nei frame dei video.

Le indagini sul secondo capo di imputazione

Sono proprio alcune foto scattate quella sera che, secondo l’Adnkronos, aggraverebbero la posizione di alcuni degli indagati. La Procura di Tempio Pausania starebbe rivedendo i capi d’imputazione sulle foto che ritraggono la seconda ragazza presente nella villa, addormentata.

In queste immagini si vedrebbero due o tre tra gli accusati mostrare i genitali appoggiati alla giovane. I volti sarebbero sfocati, ma le foto costituirebbero un secondo capo d’imputazione legato al primo, la violenza sessuale di gruppo che sarebbe stata perpetrata da Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria.

A che punto sono le indagini

Sulle accuse contro Ciro Grillo e gli altri tre indaga il Procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso e la pm Laura Bassani. Il fascicolo era stato chiuso a novembre, ma gli interrogatori in cui gli imputati hanno chiarito la loro posizione, rigettando le accuse, hanno portato a un prolungamento delle indagini.

L’attesa per la perizia della difesa

Inoltre non sarebbe ancora stata depositata la perizia del medico legale Marco Salvi, nominato da Beppe Grillo come consulente. L’esperto, noto per le sue perizie nei casi di Carlo Giuliani e del killer Donato Bilancia, è stato incaricato di indagare sulle dichiarazioni della studentessa.

Con a disposizione gli atti dell’indagine, la documentazione, le testimonianze ed eventuali certificazioni sanitarie, il mio compito sarà cercare di capire, dal punto di vista medico legale, le sue condizioni psicofisiche al momento del fatto“, ha dichiarato. Le sue conclusioni non sono ancora pervenute alla Procura, che alla fine dovrà depositare un  nuovo avviso di conclusione delle indagini. A quel punto si deciderà per il rinvio a giudizio o il non luogo a procedere.