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Incendi a Pescara, trovati punti di innesco. Per la Regione non ci sono dubbi: c’è la mano dell’uomo dietro

Pubblicato: 02/08/2021 08:30

Il giorno dopo il vasto incendio che ha colpito la città di Pescara è tempo della conta dei danni. Un bilancio terribile, aggravato dal ritrovamento di una serie di inneschi che non lasciano dubbi sulla matrice dolosa. Le fiamme hanno colpito in un momento delicato per la città di Pescara, ovvero nell’ora di punta di occupazione delle spiagge e della pineta Dannunziana.

Il drammatico incendio a Pescara è arrivato a poche ore di distanza da quello che ha bloccato per ore la città di Catania, causando anche la chiusura dell’aeroporto e diverse persone sfollate da case e spiagge, e a una settimana da quelli che hanno devastato il nord-est della Sardegna.

Matrice dolosa dietro gli incendi di Pescara

Si tratta di incendi di matrice dolosa quelli che hanno colpito la città di Pescara. A fine giornata, completate le operazioni di spegnimento, sono stati ritrovati 3 punti di innesco che hanno fugato ogni dubbio: dagli inneschi sono partiti gli incendi alimentati dal vento caldo che in queste ore sta alzando le temperature in tutto il centro-sud.

I punti di innesco sono stati ritrovati nei pressi della Pineta Dannunziana e sui colli vicini, che fanno parte della zona sud della città. Le fiamme sono state spinte dai venti caldi verso l’area balneare, prontamente evacuata.

Il bilancio dell’incendi di Pescara

A fine giornata il bilancio è di circa 30 persone intossicate, circa 800 di persone sfollate e una decina di stabilimente distrutti. Sono 5 le persone trasportate in ospedale, tra queste una bambina e due suore che si trovavano in una delle strutture colpite dalle fiamme.

Gravi danni anche alla Pineta Dannunziana, la zona di via Pantini, l’area di San Silvestro e colle Brescia per un totale di 15 focolai attivi. La scuola media Benedetto Croce è stata colpita dalle fiamme. Come anche un’autodemolizione nella quale, le macchine a GPL hanno causato diverse esplosioni. La zona è in ginocchio, per questo è stata richiesta l’attivazione dei fondi europei per coprire l’emergenza.

Altri incendi in Abruzzo

Quelli di Pescara non sono stati gli unici incendi ad aver colpito la Regione. Sono stati registrati un rogo a Farindola, dove 31 persone sono state evacuate, e poi a Penne, Bolognano, Caramanico, Città Sant’Angelo e San Valentino in Abruzzo Citeriore.

Una vera e propria emergenza incendi che ha fatto sì che il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco richiamasse in servizio tutto il personale disponibile. Nelle ore più critiche della giornata di ieri, i centralini sono andati in tilt per le richieste di aiuto.