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Incendi in Italia, Mattarella in Sardegna: “Chi ne è colpevole ha una gravissima responsabilità”

Pubblicato: 13/08/2021 21:35

L’Italia assediata dagli incendi, che nel Centro e nel Mezzogiorno hanno distrutto centinaia di migliaia di ettari di territorio, minacciando abitazioni e cittadini. Oggi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è diretto in Sardegna, dove ha sorvolato le zone colpite dai roghi nell’oristanese, commentando la distruzione lasciata dalle fiamme. L’emergenza continua, con il Lazio che ha dichiarato lo stato di calamità a causa degli incendi, che ancora colpiscono anche in Calabria e Sicilia.

Mattarella in Sardegna: il messaggio sugli incendi

Il presidente della Repubblica, in visita alla base dell’Aeronautica Militare di Alghero, ha sorvolato con un elicottero l’oristanese. A fine luglio, vari incendi hanno devastato questa parte dell’isola, colpendo anche Nuoro e l’Ogliastra, mandando in fumo almeno 20mila ettari di territorio, distruggendo attività economiche e riserve naturali.

Vedere direttamente la devastazione provocata dagli incendi,  fa comprendere l’immensa portata dei danni provocati alla vita dei comuni colpiti e al loro territorio e del pregiudizio arrecato al futuro dei giovani“, ha dichiarato Mattarella, “Chi se ne è reso colpevole ha sulla coscienza una gravissima responsabilità“.

Incendi in Italia: è ancora emergenza

Da settimane il Centro-Sud è nella morsa degli incendi, che hanno devastato città, boschi e campagne, uccidendo animali da pascolo e selvaggi. Secondo Coldiretti, i roghi sono triplicati in Italia nell’estate 2021, (220% in più) rispetto al 2008-2020. Da un lato, continua l’associazione, “6 roghi su 10 sono di origine dolosa, con i piromani in azione“, mentre dall’altro “la maggioranza dei boschi nazionali si trova senza sorveglianza per l’assenza di un agricoltore che possa gestirli in un Paese come l’Italia, dove più di un terzo della superficie, per un totale di 11,4 milioni di ettari, è coperta da  boschi con quasi 1 su 3 (32%) che in Italia fa parte di aree protette“.

Lazio, Zingaretti annuncia lo stato di calamità

Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha dichiarato lo stato calamità naturale su tutto il territorio regionale per la “grave recrudescenza degli incendi di questi ultimi giorni“, fino al 30 settembre. “Gli ultimi incendi di Tivoli e Fara in Sabina“, ha dichiarato il direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Carmelo Tulumello, “Sono solo la punta dell’iceberg di un’emergenza che, complice il grande caldo, non accenna ad attenuarsi. La parte meridionale della regione Lazio è quotidianamente assediata da decine di incendi ogni giorno“.

Nel Lazio dal 2 agosto si sono registrati “600 incendi che hanno richiesto, in soli 10 giorni, oltre 320 ore di volo degli elicotteri regionali e circa 1.200 interventi del volontariato di protezione civile specializzato nell’attività antincendio“, recita la nota della Regione.

Calabria e Sicilia ancora nella morsa degli incendi

La Calabria e la Sicilia hanno richiesto lo stato di emergenza, a causa dei roghi che continuano a imperversare. In Calabria si sono registrati ieri una sessantina di incendi attivi e “nelle ultime settimane di luglio e in quella di agosto, si è assistito a una drammatica recrudescenza dei fenomeni, che hanno messo in concreto e immediato pericolo sia il patrimonio boschivo – anche quello vetusto, oggetto di tutela dell’Unesco – che quello abitativo e produttivo, con il proliferare di incendi di interfaccia che hanno provocato ingenti danni alle cose nonché, circostanza ancor più grave, la perdita di vite umane“, recita il provvedimento. In Aspromonte si è infatti combattuta una dura battaglia contro le fiamme per salvare la Faggeta Vetusta, dove ci sono querce millenarie salvate dalle fiamme.

In Sicilia, dopo il disastro di Catania, gli incendi minacciano la provincia di Palermo, con le Madonie colpite duramente. La Protezione Civile ha diramato un bollettino con allerta rossa per gli incendi sull’isola. Osservate speciali Palermo, Catania, Caltanissetta, Enna e Agrigento, dove si attendono ancora temperature record.