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Vanessa Zappalà uccisa a Aci Trezza, il padre parla dell’ex Antonino Sciuto: controllati con il Gps e pedinati

Pubblicato: 24/08/2021 10:30

Vanessa Zappalà è la 26enne che ha perso la vita nella notte fra domenica e lunedì. A ucciderla sono stati i colpi di pistola esplosi contro di lei sulla spiaggia di Aci Trezza dove si trovava in compagnia di alcuni amici. Secondo i testimoni l’assassino è il suo ex fidanzato, Antonino Sciuto, da lei già denunciato per stalking. Dopo ore di ricerche i carabinieri lo hanno trovato impiccato in un casolare. Ora i genitori di Vanessa non riescono a darsi pace per quanto accaduto e parlano con estremo dolore del terrore vissuto per mesi da loro figlia.

Vanessa Zappalà uccisa a Aci Trezza: la disperazione dei genitori

Nella notte fra domenica e lunedì, Vanessa Zappalà ha perso la vista sul lungomare di Aci Trezza, dove si era recata in compagnia di alcuni amici per una passeggiata. Stando proprio alle testimonianze di chi si trovava con lei, a ucciderla sarebbe stato il suo ex fidanzato, Antonino Sciuto, che la avrebbe avvicinata chiedendole di parlare della fine del loro rapporto, per poi spararle. Fuggito, l’uomo è stato ricercato per tutta la giornata di ieri, fino a quando i carabinieri non lo hanno trovato morto, suicida in un casolare.

Mentre sulla spiaggia si consumava il dramma, i genitori di Vanessa l’attendevano a casa. La notizia della morte della loro figlia ha sconvolto inevitabilmente entrambi. Non torna più nostra figlia ha reagito disperata la mamma, Antonia Lanzafame. Il padre di Vanessa ha parlato al Corriere della sera di quanto vissuto nel corso degli ultimi anni, proprio a causa di quel ragazzo che lui aveva accettato di accogliere in casa pur di far felice sua figlia.

Vanessa Zappalà seguita dall’ex fidanzato: parla il papà

Il padre di Vanessa Zappalà piange la figlia scomparsa e ricorda con amarezza i tempi trascorsi in compagnia di Antonino Sciuto. Il signor Zappalà ha spiegato che lo scorso anno lui, Vanessa e il suo ex fidanzato aveva vissuto per un periodo sotto lo stesso tetto. La convivenza era però presto sfociata in continui litigi ai quali nel tempo si erano aggiunti i pedinamenti e dunque le denunce. “Quando dopo botte e parolacce mia figlia l’ha mollato, quando io gli ho tolto le chiavi di casa, ha cominciato ad appostarsi per ore sotto le finestre o davanti al panificio dove Vanessa lavoravaha rivelato il padre di Vanessa.

“Dopo la frattura di dicembre, dopo un inverno passato da Vanessa prigioniera in casa per paura di incontrarlo, dopo mille minacce, abbiamo dovuto mettere nero su bianco” ha spiegato ancora, portando alla luce i terribili dettagli della vicenda. “Abbiamo scoperto che con un duplicato delle chiavi la sera si intrufolava nel sottotetto di casa mia, una sorta di ripostiglio, e dalla canna del camino ascoltava le nostre chiacchiere” ha infatti aggiunto.

Antonino Sciuto spiava Vanessa Zappalà e suo padre: attivato anche un Gps

Il papà di Vanessa Zappalà ha ricordato parte delle terribili conversazioni sostenute con Antonino Sciuto in preda alla gelosia patologica. “Mi hanno detto che tua figlia ha un altro” aveva dichiarato l’ex infastidito al padre della ragazza uccisa. “Lei non ha nessuno, ma tu non sei il suo fidanzatogli aveva ricordato lui, cercando di farlo calmare. “Tua figlia è menomata” aveva ancora continuato Sciuto. Il signor Zappalà lo aveva quindi cacciato, ma lui non si era dato per vinto, continuando a fare di tutto pur di controllare lui e soprattutto, sua figlia.

“Con una diavoleria elettronica. Con dei Gps, delle scatolette nere piazzate sotto la macchina di Vanessa e sotto la mia ha raccontato il padre di Vanessa, ricordando quanto fatto da Sciuto, scoperto poi dai carabinieri. “Finalmente, chiamati da mia figlia, lo hanno arrestato ha aggiunto parlando delle forze dell’ordine.

Zappalà ha ammesso che lui e sua figlia hanno davvero sperato di poter risolvere la situazione una volta per tutte grazie ai carabinieri. “Il maresciallo un sant’uomo – ha ricordato- dà il suo cellulare a mia figlia: ‘Chiamami in ogni momento, notte e giorno, se c’è bisogno’. Un padre di famiglia”. Prontissimi sempre tutti i carabinieri, ma forse dovevamo fare noi tutti di più, anche protestando per le leggi balorde di questo Paese, per la disattenzione finale…” ha aggiunto sconsolato.

Lo sfogo del padre di Vanessa Zappalà: “Dovevano rinchiuderlo in una comunità e curarlo”

Pur parlando positivamente dell’aiuto ricevuto dai carabinieri, il padre di Vanessa Zappalà non riesce a trovare pace per quanto deciso dalla legge nei confronti di Antonino Sciuto. “Trovano un pazzo di catena che spia dal camino o con i Gps, un violento che picchiava la ragazza, sempre coperta da foulard e mascariata di fard, e che fanno? Dopo una notte in caserma, il 7 giugno, un martedì, e una di interrogatorio, arriva il giudice e lo manda a casa con gli ‘arresti domiciliari’. Inutili ha spiegato duramente.

“Tre giorni dopo, il sabato, era il 13 giugno, ce lo ritroviamo tra i piedi, ma con un provvedimento altrettanto inutile: l’obbligo di non avvicinarsi a mia figlia per 200 metri– ha continuato- è questa l’Italia che vogliamo? Davvero pensano che da 200 metri non si possa fare male?”.

“Se lo consideravano malato dovevano rinchiuderlo in una comunità e curarlo. Non lasciarlo praticamente libero di fare tutto” ha commentato furioso.

Il pensiero ai figli di Antonino Sciuto: “Resterà l’incubo”

Ora che sua figlia non c’è più, il padre di Vanessa continua a rivivere mentalmente gli ultimi giorni della sua vita.Per due mesi non lo abbiamo più visto. Ma 15 giorni di pace c’erano stati anche mentre si appollaiava nel sottotetto. Si sarà placato, speravo ha rivelato Zappalà. “Forse nelle ultime settimane lo ha sperato anche Vanessa – ha aggiunto pensando alla figlia- fino a prima di Ferragosto, continuava a vivere da reclusa, con il terrore di incrociarlo. Com’è poi accaduto in questa notte che resterà l’incubo anche per i figli dell’assassino“.

Proprio parlando dei figli di Antonino Sciuto, il padre di Vanessa ha spiegato che sono due, un maschio di 10 anni e una bambina di 5, avuti da un precedente matrimonio. Mia figlia che l’anno scorso li faceva giocare, comprando loro regaliniricorda ora amaramente– non aveva capito di avere a che fare con un pazzo…”.

Ultimo Aggiornamento: 24/08/2021 10:39