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Laura Ziliani uccisa per motivi economici: l’ipotesi al vaglio degli inquirenti. Spunta un’intercettazione

Pubblicato: 24/09/2021 14:58

Ci sarebbe una questione di soldi dietro la morte di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù scomparsa L’8 maggio scorso e ritrovata l’8 agosto vicino ad un corso d’acqua. Fin dal ritrovamento dei resti, l’ipotesi che Laura Ziliani fosse rimasta vittima di un incidente durante un’escursione in montagna erano sfumate; la donna non aveva indosso abiti adatti ad una camminata tra i boschi ma era vestita con abbigliamento domestico, una vestaglia, delle pantofole… inoltre, il corpo di Laura Ziliani era totalmente irriconoscibile è stata identificata grazie agli orecchini e ad un dettaglio del piede.

Lo scorso fine giugno erano stati inseriti nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, due delle tre figlie della donna, rispettivamente di 27 e 19 e il fidanzato della maggiore. Oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Brescia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bresci, hanno dato esecuzione dell‘ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Brescia, nei confronti dei tre. L’accusa è quella di omicidio volontario, aggravato dalla relazione di parentela con la vittima, e di occultamento di cadavere.

Laura Ziliani uccisa per motivi economici: l’ipotesi

Il movente dietro l’omicidio di Laura Ziliani sarebbe da ricondurre a motivi economici, questa l’ipotesi al vaglio degli inquirenti. I tre arrestati avrebbero progettato un piano omicida per appropriarsi del patrimonio della donna al fine di risolvere i propri problemi economici. Il patrimonio di Laura Ziliani pare comprendesse terreni e fabbricati, compreso quel progetto del Bed and Breakfast, sogno che la donna stava realizzando.

Come riferisce Il Fatto Quotidiano, citandol’ordinanza di custodia: “Le sorelle Zani e Mirto Milani Mirto avevano già concluso una trattativa per la locazione di un appartamento a Temù. Inoltre, un’intercettazione telefonica documentava come le sorelle Silvia e Paola, a venti giorni di distanza dalla scomparsa della madre in circostanze misteriose, già si congratulavano l’un l’altra per i soldi che di lì a breve avrebbero incassato, riuscendo a dare un anticipo per una nuova vettura e probabilmente e anche ad andare in vacanza“.

Le intercettazioni delle figlie di Laura Ziliani e del ragazzo

Sempre Il Fatto ha reso note alcune intercettazioni significative fatte alle sorelle Zani nel corso delle indagini. Come si legge: “Dille di sì… signora c’è il parcheggio gratuito e disponibile tutti i giorni senza nessun problema… dobbiamo mettere un po’ più foto..” avrebbe detto Paola. Mentre Silvia avrebbe aggiunto: “Cioè già soltanto con quella paghiamo l’anticipo per un auto nuova (…) eh eh eh, poi cazzo 900 euro…troppo figo (…) però.. cosa più importante…così almeno quella settimana lì poi scappiamo…che possiamo praticamente andare in vacanza”.