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Riforma pensioni, Cgil e Lega contro Quota 102 e Quota 104: richiesto incontro urgente al Governo

Pubblicato: 25/10/2021 10:25

La proposta di superare lo “scalone” creato dalla fine di Quota 100 con Quota 102 e Quota 104 sembra non soddisfare i pareri di tutti. La Cgil non approva l’iniziativa del Governo, che riguarderebbe appena 10mila beneficiari. Il sindacato ha chiesto un incontro urgente con le istituzioni. Anche il leader della Lega Matteo Salvini ha manifestato la propria opposizione sul tema pensioni e non è il solo.

Quota 102 e Quota 104, solo 10mila beneficiari: la Cgil boccia la proposta

L’osservatorio Previdenza della Fondazione Di Vittorio e della Cgil nazionale hanno condotto un’analisi che ha permesso di rilevare che solamente 10mila lavoratori potrebbero usufruire di Quota 102 e Quota 104 tra il 2022 e il 2023. La stima, spiega Adnkronos è stata effettuata proiettando nel prossimo biennio i dati di chi ha usufruito fino a oggi di Quota 100, applicando tuttavia i vincoli anagrafici della nuova riforma, 64 e 66 anni. “Una misura inutile, non darebbe alcuna risposta” è il commento di Roberto Ghiselli, segretario confederale con delega alla previdenza.

“È necessario che il Governo ci convochi nei prossimi giorni e si dichiari disponibile ad aumentare sensibilmente le risorse previste nella prossima legge di Bilancio per la previdenza” aggiunge ancora. Il segretario confederale chiede inoltre “proposte che tengano conto dei contenuti della nostra Piattaforma unitaria”. Insieme a Cisl e Uil, la Cgil rilancia così la proposta di rendere possibile l’uscita dai 62 anni o con 41 anni di contributi.

Quota 102 e Quota 104: i no di Matteo Salvini e di Confindustria

Sul tema delle pensioni, anche il leader delle Lega Matteo Salvini si dice contrario alla proposta di Quota 102 e Quota 104. “Ho scritto a Draghi per dire no a interventi a gamba tesa sulle pensioni. Sarebbe un errore rifinanziare il Reddito di cittadinanza e tagliare le pensioni”, il suo commento riportato da La Repubblica. Come lui anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che dice: “Quota 100 non ci è mai piaciuta: una misura costata tanto e che non ha raggiunto gli obiettivi di ricambio occupazionale”. “Abbiamo 9 sistemi di prepensionamento, credo siano abbastanza, che pesano sui giovani– ha aggiunto- piuttosto si può ragionare sui lavori usuranti

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2021 11:17