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Ddl Zan, da Fedez a Paola Turci e Francesca Pascale sdegno contro il Senato: “Scena miserabile nell’applauso”

Pubblicato: 27/10/2021 23:12

Il Ddl Zan è stato affossato oggi in Senato, in cui sono scaturiti scroscianti applausi quando è stato reso noto il risultato del voto segreto. Proprio quella scena, il plauso alla morte della legge contro omotransfobia, sessismo e discriminazioni per abilismo, ha sollevato lo sdegno di ampia fetta della società civile. Tra questa emergono personaggi pubblici, musicisti e attori, come Fedez e Paola Turci, che si sono scagliati contro i senatori per l’esito amarissimo di una battaglia di civiltà.

Ddl Zan, la morte della legge e gli applausi in Senato

Non bastava l’esito del voto a scrutinio segreto, che per 30 senatori ha ucciso la legge contro la discriminazione e le violenze omotransfobiche, per sesso e abilismo, ma anche l’applauso che è stato immortalato al Senato. Al termine della votazione i senatori si sono alzati dagli scranni per festeggiare, una scena che è stata ripresa ed è diventata virale sui social.

La gioia per i diritti civili calpestati ha sollevato molte reazioni, e non solo quelle politiche che sono state durissime, ma anche nel mondo dello spettacolo, con vari protagonisti del pubblico che hanno detto la loro sull’indegno teatrino.

Paola Turci sul Ddl Zan: “In Senato scena miserabile nell’applauso”

La cantante Paola Turci affida a Otto e Mezzo un video in cui lancia un messaggio su quanto accaduto in Aula, con la fine del Ddl Zan. “Oggi in Senato abbiamo assistito all’affossamento del Ddl Zan, ma una scena davvero miserabile l’abbiamo vista in quell’applauso“, dichiara Turci, “L’applauso di chi non ha voluto questo disegno di legge. Ecco, quell’applauso credo sia rivolto ai responsabili delle vittime di omotransfobia e abilismo“.

Per la cantante “Abbiamo perso un’occasione ma non perderemo la battaglia di civiltà. Una battaglia per i diritti civili, che è una battaglia di tutti, non di qualcuno, questo dobbiamo sempre ricordarcelo. E l’odio, l’omofobia, l’odio verso le differenze si combatte soltanto attraverso l’istruzione, attraverso la conoscenza. Noi non molliamo“.

Fedez, su Instagram la discussione al Senato: “Avete dato spettacolo”

Molto deluso dal tenore decisamente basso della discussione al Senato sul Ddl Zan anche Fedez. Il rapper, che dal palco del Primo Maggio aveva fatto un intervento a favore del disegno di legge, riprende alcuni momenti e li condivide su Instagram. Tra i vari, Fedez sceglie l’intervento della senatrice Raffaella Fiormaria Marin della Lega, che mette in dubbio che le persone “non etero subiscano maggiormente violenza rispetto alle persone etero“.

Il rapper non lesina un nuovo attacco anche a Matteo Renzi, responsabile con Italia Viva dell’affossamento della legge, e non presente in Aula per votare, essendo volato di nuovo in Arabia Saudita. “Un saluto al caro Renzi che ci ha trapanato i cog***ni per mesi e oggi pare fosse in Arabia Saudita (Paese in cui l’omosessualità è accettata con un piccolo prezzo da pagare… la pena di morte)“.

Storie Instagram di Fedez sul Ddl Zan

Gli applausi per lo stop al Ddl Zan una vergogna: il commento da Gassmann a Francesca Pascale

L’affossamento del Ddl Zan e gli applausi in Senato hanno suscitato reazioni anche in altri personaggi pubblici. Alessandro Gassmann scrive su Twitter: “Un paese che ,attraverso i suoi rappresentanti, vota per non difendere minoranze in evidente difficoltà“. Non manca Ermal Meta, anche lui su Twitter, che condivide: “Un applauso accompagna la bocciatura del Ddl Zan Applausi a voi“.

tweet di ermal meta

Molto dura Francesca Pascale, che invece su Instagram riporta il gesto di Elio Vito, deputato che si è dimesso da Forza Italia a seguito della votazione. L’ex compagna di Silvio Berlusconi condivide poi il video degli applausi commentando: “Ridono, come se meritassero di essere senatori“, seguita da una Storia con Matteo Renzi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini e la didascalia “Buffoni“.

Pascale scrive poi un messaggio durissimo: “La sinistra che fallisce, la destra omofoba e violenta che perde ovunque quando sono gli italiani a decidere ma che, purtroppo, continua a dettare la linea politica. Oggi alcuni senatori sghignazzavano e applaudivano il proprio trionfo, quasi come se fosse una testimonianza di virilità. Li ho trovati imbarazzanti e soprattutto beffardi sulla pelle delle vittime di omofobia“.

Storia Instagram di Francesca Pascale