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Amanda Knox contro i media italiani: “C’è un pregiudizio su di me, mi vedo in Chico Forti”

Pubblicato: 05/11/2021 11:52

Amanda Knox vede un po’ della sua storia nel caso di Chico Forti, l’imprenditore italiano detenuto da 20 anni negli Stati Uniti per un omicidio che ha sempre detto di non aver commesso. Una odissea tra accuse, processi e professata innocenza in cui la giovane di Seattle, assolta dopo essere finita in carcere per 4 anni per la morte di Meredith Kercher, riconosce i lineamenti della sua vicenda. Ne ha parlato per la prima volta a una tv italiana, dipingendo i contorni del dolore con cui ancora si troverebbe a convivere a causa del “pregiudizio”.

Amanda Knox contro i media italiani: “Hanno inventato la persona più brutale del mondo”

In 4 anni di carcere ho visto i media italiani farmi cattiva, la più brutta persona che poteva esserci. Hanno inventato la persona più brutale del mondo e, ancora adesso, ci sono molti italiani che pensano che io sia colpevole. Non perché hanno guardato bene l’evidenza, ma perché quella storia rimane“.

Così Amanda Knox parla per la prima volta a una tv italiana, intervistata da Gaston Zama per Le Iene, della sua storia e dell’iter giudiziario affrontato nell’ambito del processo per l’omicidio di Meredith Kercher, la coinquilina inglese uccisa a Perugia nel 2007.

Oggi è una donna ed è diventata mamma, vive e lavora negli Stati Uniti ma ancora, sottolinea, pesano le ombre che i media italiani le avrebbero cucito addosso anche dopo l’assoluzione dall’accusa di aver commesso quell’atroce delitto (come lei, assolto anche l’allora fidanzato Raffaele Sollecito, unico condannato l’ivoriano Rudy Guede).

Amanda Knox si ritrova nella vicenda di Chico Forti: “Pregiudizio su di me come per lui negli Stati Uniti

Lo so che c’è un pregiudizio su di me, un po’ come c’è qua, negli Stati uniti, per Chico Forti. Mi vedo in lui, riconosco quella sofferenza e quella speranza di essere riconosciuto per quello che è“, ha dichiarato Amanda Knox ripercorrendo il perimetro della sua condanna e poi della definitiva assoluzione dall’accusa di aver avuto un ruolo nell’omicidio di Meredith Kercher. Per quel delitto, è stata detenuta per 4 anni come Raffaele Sollecito, anche lui poi assolto.

Nel corso dell’intervista condotta dalla trasmissione Le Iene, in onda nella puntata del 5 novembre, la ex studentessa di Seattle ha sottolineato il suo legame con l’Italia, per cui non proverebbe rancore: “So che gli italiani che continuano a odiarmi, odiano un’idea di me che non esiste. E non è colpa loro. Sono stati messi davanti a una storia falsata, sono stati ingannati, quindi non è colpa loro“.

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