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Caso Sara Pedri, licenziato ex primario del reparto in cui la ginecologa scomparsa lavorava a Trento

Pubblicato: 08/11/2021 14:56

Arriva una nuova svolta nella vicenda della scomparsa di Sara Pedri, ginecologa di 32 anni della quale non si hanno tracce dallo scorso 4 marzo. Fra i motivi che potrebberero aver portato al suo allontanamento è da subito apparsa l’ipotesi che sia stata vittima di vessazioni sul posto di lavoro. In queste ore, l’ex primario del reparto di ginecologia del Santa Chiara di Trento presso il quale Sara aveva lavorato, è stato licenziato.

Caso Sara Pedri: licenziato il primario del reparto in cui la ginecologa lavorava

L’azienda sanitaria provinciale ha comunicato il licenziamento dell’ex primario del reparto di ginecologia e ostetricia del Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo. Il Comitato dei garanti incaricato di valutare la sua posizione alla luce delle indagini istituite dall’azienda sanitaria ha approvato la disposizione. Dall’inchiesta, riporta La Stampa, sarebbero emersi “elementi di criticità oggettiva” nella gestione dell’unità operativa. Ad accendere l’attenzione sul medico è la vicenda che vede protagonista Sara Pedri, gineocologa di Forlì scomparsa lo scorso 4 marzo. La professionista era stata da poco trasferita dell’ospedale di Trento a quello di Cles, dal quale si era dimessa appena 24 ore prima di sparire.

Alla luce di questa vicenda, il ministero della salute aveva deciso di inviare a Trento gli ispettori e l’azienda sanitaria. Con una serie di audizioni si è cercato di comprendere quale fosse il clima lavorativo interno al reparto. Già a metà ottobre si parlava dell’iscrizione nel registro degli indagati per Saverio Tateo e la sua vice Liliana Mereu, oggi trasferita in una struttura fuori regione. Per entrambi la Procura di Trento aveva ipotizzato l’ipotesi di reato per maltrattamenti.

Licenziato l’ex primario del reparto in cui lavorara Sara Pedri: l’appello della sorella della scomparsa

“Non ci sono fondamenti che giustifichino il licenziamento. Lo proveremo davanti al giudice del lavoro” ha dichiarato in queste ore il legale di Saverio Tateo, Vincenzo Ferrante. Attualmente l’ex primario e la sua vice sono indagati per presunti maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione ai danni di 14 medici e operatori sanitari. Fra questi c’è anche Sara Pedri. Proprio la sorella della ginecologa, Emanuela, ha parlato del dramma vissuto in questi mesi, spiegando di non riuscire a darsi pace.

“Dovremo aspettare febbraio per le ricerche in profondità, quando le acque del lago di Santa Giustina inizieranno ad abbassarsi. Il corpo di Sara deve essere ritrovato” ha dichiarato. “Mi auguro che le ricerche non vengano interrotte” ha aggiunto, chiedendo il proseguo delle indagini. “Su questo dramma c’è stato un muro di omertà incredibile” ha commentato ancora indignata. “Ciò che è successo a Sara non può andare perso” ha concluso tristemente.