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Luca Raina: il professore di storia e geografia racconta la sua esperienza a Il Collegio, docu-reality di Rai2

Pubblicato: 09/11/2021 21:02

Anche quest’anno Il Collegio sta ottenendo un grande successo di pubblico. Ormai, il format è diventato un vero e proprio appuntamento fisso per gli adolescenti di tutta Italia. Luca Raina, professore di storia e geografia, è nel cast del docu-reality dalla 2ª edizione e, nonostante il suo ruolo non sia centrale quanto quello di altri docenti, ormai anche lui gode di molta fama. 

Chi è Luca Raina, professore de Il Collegio

Luca Raina è nato a Legnano 47 anni fa, il 26 maggio 1974. Oltre ad essere il professore di storia e geografia de Il Collegio, è docente anche lontano dai riflettori. Insieme al preside Paolo Bosisio, al professore di italiano Andrea Maggi e la professoressa di matematica e scienze Maria Rosa Petolicchio, è uno dei veterani del docu-reality. Le informazioni sulla vita privata di Raina sono assai poche, tuttavia le cronache rosa riportano la notizia del suo matrimonio, avvenuto presumibilmente nel 2010, con la moglie Laura Cicky. Il prof è un divulgatore digitale ed ha collaborato anche allo sviluppo di app destinate al mondo della scuola. 

Nel suo curriculum professionale vanta anche un’esperienza al Politecnico di Milano e, da qualche anno, è diventato vicepreside della Scuola Secondaria di I grado IC Toscanini di Casorate Sempione, in provincia di Varese. Collabora, in qualità di divulgatore storico, anche per diverse riviste per ragazzi e partecipa spesso a meeting e incontri di formazione. 

Luca Raina e l’insegnamento della storia

In una lunga intervista rilasciata a Fanpage, Luca Raina ha parlato della sua esperienza al collegio di Rai 2 ed in particolare della storia, la materia che insegna da sempre. “Le narrazioni in genere non solo affascinano, ma sono il nostro pane. Noi siamo fatti di gossip, ci piacciono le storie, ci piace ciò che succede. La storia non è altro che il racconto ragionato e ordinato delle singole storie, compreso il gossip” ha dichiarato. Una materia, insomma, che racconta di noi e che per sua natura ci dovrebbe interessare, secondo il noto prof. “Tutto dipende” conclude il professore “da come la si racconta, è noiosa nel momento in cui la si racconta in modo noioso.”

Questa edizione de Il Collegio è ambientata nel 1977, un anno che, secondo il docente, può avere delle similitudini con quello in cui stiamo vivendo. “In quegli anni, con la crisi petrolifera si inizia a parlare per la prima volta di ambiente.” E aggiunge: “L’altra somiglianza è il conflitto intergenerazionale, elemento che è proprio del Collegio, da sempre interessato a raccontare questo afflato di ribellione delle nuove generazioni.”

Il successo de Il Collegio secondo Luca Raina

Il successo de Il Collegio è stato del tutto inaspettato ed sembra essere merito di una serie di ingredienti che lo hanno reso un format unico. Molto sembra essere dovuto al lavoro degli autori che non forniscono agli attori dei testi ma un semplice canovaccio. Questo tratto distintivo permette a ciascuno di esprimersi al meglio, senza forzature. La chiave però sono i ragazzi. Come sottolineato da Luca Raina: “Il Collegio non è un talent. […] Qui non ci sono personaggi scelti perché sono bravi a fare qualcosa, vengono scelti per le caratteristiche personali, perché hanno cose da dire.”

Com’è cambiata la vita di Luca Raina da quando fa parte del cast de Il Collegio

Luca Raina è un professore ‘normale’ 10 mesi all’anno, ma la sua partecipazione al programma l’ha reso certamente un docente sui generis. I suoi colleghi del mondo reale, confessa, si dividono tra coloro che condividono la scelta e quello che la deprecano. 

Al di là del contesto lavorativo, spiega Raina, essere nel cast de Il Collegio: “Incide perché vengo riconosciuto, pur non avendo un ruolo di spicco nel programma” E conclude raccontando un aneddoto: “Questa cosa è diventata tangibile in questi giorni. Ero a Lucca dove era pieno di cosplay e io, pur non essendo vestito da nulla, ero vestito da professore del Collegio. Ero in giacchetta e pantaloni, il cosplay di me stesso”.