Vai al contenuto

Speranza annuncia la terza dose per i 40-60 anni dal primo dicembre: le possibili modifiche al green pass

Pubblicato: 10/11/2021 22:09

La campagna vaccinale vedrà un’ulteriore spinta con l’apertura, dal primo dicembre, della terza dose del vaccino contro il Covid-19 anche alla fascia d’età dai 40 a i 60 anni. L’annuncio è stato dato dal ministro della Salute Roberto Speranza durante il question time alla Camera, dove ha anche illustrato la possibilità di una modifica della durata del green pass. Gli sforzi del governo sono centrati nell’assicurare un Natale al riparo dal rischio di una ripartenza della pandemia di coronavirus nel nostro Paese, con festività che siano vissute il più normalmente possibile. A rischio la fragile ripresa economica dopo l’annus horribilis 2020, ma anche la pericolosità di essere investiti dalla quarta ondata che sta flagellando l’Europa.

Speranza: dal primo dicembre terza dose anche per 40-60enni

Il ministro Roberto Speranza ha annunciato che potranno sottoporsi alla terza dose, il richiamo o “booster“, anche le persone della fascia d’età tra i 40 e i 60 anni a partire dal primo dicembre. “La terza dose è assolutamente strategica per la campagna vaccinale“, ha dichiarato Speranza, “Siamo all’83,7% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il richiamo a oggi è stato fatto a 2,4 milioni di cittadini“.

Le prime categorie a ricevere il richiamo sono state over 80, personale e ospiti delle Rsa, personale sanitario, fragili con patologie, over 60 e chi ha avuto il vaccino Johnson. La terza dose viene inoculata dopo 6 mesi dal completamento del primo ciclo vaccinale, ed è di vaccino a base m-RNA, anche per chi ha ricevuto il Janssen.

La terza dose per salvare il Natale?

La priorità del governo al momento è assicurare che il Covid-19 non torni a diffondersi in concomitanza con le vacanze di Natale alle porte. Pierpaolo Sileri, sottosegretario al ministero della Salute, ha assicurato a Di Martedì che “vivremo un Natale normale. I numeri in Italia sono sotto controllo grazie a green pass, vaccinazioni e quella diagnostica che trova un sommerso che altrimenti non troveresti“.

Sileri ha poi commentato a Metropolis come “Il green pass non è eterno, presto potremo togliere le mascherine grazie alla terza dose“. Ottimismo in parte mostrato anche dal presidente del Consiglio Superiore della Sanità Franco Locatelli. Per il medico, “sarà un Natale certamente connotato da maggior socialità rispetto a quello dell’anno scorso“, grazie all’alta adesione alla campagna vaccinale. Preservare le festività è cruciale per il governo Draghi sia per mantenere una parvenza di ripresa economica, anche ricordando le perdite di fatturato dello scorso anno che hanno interessato il 65% delle aziende italiane, sia per evitare di essere investiti da una quarta ondata.

Le possibili modifiche al green pass

Il ministro Speranza ha poi spiegato come sia allo studio del governo “un percorso di approfondimento per acclarare se vi siano le condizioni per valutare diversamente il certificato verde rilasciato ai guariti“. Al momento, la durata del green pass per i guariti è di 6 mesi, mentre per i vaccinati è di 12 mesi.

Le evidenze suggeriscono che il rischio di reinfezione è basso se l’esposizione si verifica entro 3-6 mesi dalla diagnosi iniziale“, continua Speranza, “La norma che ha consentito l’estensione da 9 a 12 mesi del green pass per i vaccinati è stata frutto di un’unica e univoca volontà parlamentare: l’estensione del green pass fino a 12 mesi potrà essere rivista in futuro se emergeranno nuovi dati o studi. Ogni settimana l’Iss presenta un rapporto sull’efficacia dei vaccini e i dati consentono di aggiornare le indicazioni. Da settembre osservati primi segnali di perdita di efficacia per cui è raccomandata una dose aggiuntiva per alcune categorie“.