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Quarta ondata Covid in Italia: i rischi e il piano per Natale 2022 tra terze dosi e pillola molnupiravir

Pubblicato: 06/11/2021 10:16

Quarta ondata di Covid-19 in Europa: i numeri e le misure messe in campo in molti Paesi certificano che con il ritorno del freddo, proprio come nel 2020, il Coronavirus è tornato a diffondersi in maniera preoccupante. Rispetto a 12 mesi fa, però, ci sono armi in più: i vaccini e la pillola antivirale. Tutti strumenti su cui conta anche l’Italia per non fare passi indietro.

Covid-19, quarta ondata in Italia sotto controllo ma si guarda a Natale

365 giorni fa a quest’ora l’Italia stava iniziando a conoscere il sistema dei colori delle Regioni: gialle, arancioni, rosse e poi sarebbero arrivate, come chimere, anche le bianche. Ora tutti i territori sono considerati al sicuro, nonostante l’indice di positività registrato ieri sia tornato superiore all’1%, l’Rt sopra 1 e siano in media 5-6 mila i nuovi casi di Covid-19 al giorno. Governo e Cabina di regia però non sembrano eccessivamente preoccupati. Nella conferenza stampa di ieri, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha sottolineato: “I numeri dell’Italia in questo quadro si possono considerare tra i migliori. Abbiamo un’incidenza in crescita ma di gran lunga più bassa di gran parte degli altri Paesi. L’allarme va comunque considerato con la massima attenzione e ci richiede di insistere sul terreno fondamentale, ossia la campagna di vaccinazione“.

Per questo l’obiettivo ora diventa tenere sotto controllo i vari focolai presenti nel Paese e garantire un Natale in sicurezza, senza farraginose regole su quanti commensali ci possano essere a tavola, in quali giorni sarà possibile spostarsi tra Regioni e altre misure ormai si spera affidate al passato.

Covid-19 in Italia, si accelera su terze dosi e pillola molnupiravir

Sono due i punti cardine del piano italiano contro la quarta ondata. Il primo è continuare a marciare spediti con la campagna vaccinale: l’83,3% della popolazione ha completato il ciclo di vaccinazione, pari a 45 milioni di persone. Un dato che induce all’ottimismo e al passo successivo: “Stiamo accelerando anche sulle terze dosi e pensiamo che questo sia il primo terreno su cui concentrare tutte le nostre energie nelle prossime settimane” ha sottolineato speranza. La dose booster al momento è raccomandata agli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale da 6 mesi e ai fragili, ma presto verrà allargata ad altre fasce generazionali.

L’altra parte del piano per un Natale sicuro passa dalla nuova pillola già approvata anche nel Regno Unito e altri Paesi: il farmaco antivirale orale per il Covid-19 molnupiravir promette di ridurre anche dell’89% il rischio di ospedalizzazione ed è per questo che Ema e Aifa si stanno muovendo per approvarlo al più presto. “L’Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco” ha dichiarato Franco Locatelli. La pillola però dovrà essere una sorta di piano B in caso il vaccino non abbia funzionato: la campagna resta prioritaria, altrimenti il rischio alle porte è quello di trovarsi come l’Austria, che sta varando lockdown speciali per i non vaccinati o come quegli altri Paesi d’Europa che vivono da vicino lo spettro, sempre più tangibile, della quarta ondata.