Vai al contenuto

Il Cdm approva il decreto misure urgenti da 3,2 miliardi: nuovi fondi previsti dalle bollette ai vaccini

Pubblicato: 09/12/2021 23:37

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che introduce misure urgenti finanziarie e fiscali dal valore di 3,2 miliardi. I fondi aggiuntivi andranno a coprire varie voci, dal caro bollette, che vede aumentati di un miliardo i finanziamenti per far fronte ai rincari, al costo dei vaccini. Le coperture sono state trovate negli avanzi della legge di Bilancio e usate per anticipare le spese del 2021, così da consentire maggiori fondi per la Manovra dell’anno prossimo.

Al via il decreto con misure urgenti su fisco e finanza da parte del Cdm

Il Cdm ha dato l’ok al decreto misure urgenti finanziarie e fiscali. Tra le misure adottate, vengono messi in campo 1,4 miliardi per le infrastrutture ferroviarie per il 2021. Fondi anche per l’acquisto di vaccini e farmaci per il Covid-19, che aumentano di 1,8 miliardi. 49,1 milioni di euro vanno alle forze armate e alla Polizia per lo svolgimento delle attività di pubblica sicurezza connesse al contenimento del contagio da Covid-19 fino al 31 dicembre 2021.

In totale, sono di 3,3 miliardi le risorse liberate dalla Legge di Bilancio dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal ministro dell’Economia Franco, che consentiranno di avere a disposizione ulteriori fondi per il 2022 per fronteggiare il caro bollette.

Caro bollette: salgono a 3,8 miliardi le risorse in Manovra

I fondi anticipati al 2021 consentono di avere un tesoretto a disposizione per la Manovra dell’anno prossimo, che il governo metterà in campo per calmierare i rincari delle bollette. Con un miliardo in più sul tavolo, i fondi arriveranno a 3,8 miliardi totali. Il caro bollette è stato affrontato dal governo con 2 miliardi più 500 milioni dell’avanzo dal taglio dell’Irpef e altri 300 milioni non spesi presenti nel Bilancio.

Una mossa che arriva dopo la bocciatura in Cdm del contributo di solidarietà, che avrebbe previsto un congelamento del taglio dell’Irpef per i redditi superiori ai 75mila per stanziare fondi contro i rincari energetici per i redditi più bassi.

I fondi contro i rincari non fermano i sindacati

Rimane però la tensione tra il governo e i sindacati, con Cgil e Uil che confermano lo sciopero generale il 16 dicembre. Il miliardo per calmierare il caro bollette viene accolto dalla Cisl, che non ha aderito alla giornata di mobilitazione, come “positivo“, così come sottolinea anche Loredana De Petris di LeU. “La decisione del governo di stanziare un altro miliardo per calmierare il caro bollette, portando così il fondo complessivo a 3,8 mld, è giusta, necessaria ed è anche un segnale di apertura alle esigenze segnalate dai sindacati“, twitta la senatrice.

Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari regionali, sottolinea come si tratti di “uno sforzo senza precedenti” e critica la decisione dei sindacati di continuare sulla strada dello sciopero. Ma la mobilitazione ormai va oltre la protesta contro i rincari energetici: “Il governo dovrebbe spostare tutti gli 8 miliardi a lavoratori e pensionati, aumentare il netto in busta paga dei salari e pensioni basse, realizzare una vera riforma pensioni, un decreto contro le delocalizzazioni e investimenti per creare lavoro stabile“, dichiara Maurizio Landini al Tg3.

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2021 10:51