Anche la Liguria si aggiunge alla lista delle Regioni che sono già passate in zona gialla, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano, Calabria e Friuli Venezia-Giulia e a quelle a rischio zona arancione entro Natale. L’annuncio è stato dato dal Presidente Toti, poche ore fa.
Liguria a rischio zona gialla
Anche la Liguria passerà in zona gialla a partire da lunedì. L’ufficialità è arrivata per voce dello stesso Presidente Toti, nelle scorse ore, dopo l’arrivo del nuovo bollettino che registra un’incidenza media di 313 casi su 100mila abitanti e un’occupazione dei posti letto del 17% in area medica e 12% in terapia intensiva.
Ritorna dunque l’obbligo di mascherina all’aperto in tutta la Regione e si accede solo con il Green Pass rafforzato nei ristoranti al chiuso, nei cinema, nei teatri, nelle discoteche, negli eventi, alle competizioni sportive… come previsto dal decreto dei 6 dicembre.
I numeri da controllare per capire se la propria Regione è a rischio
I nuovi criteri sul cambio di colore erano stati presentati nel decreto pubblicato il 18 maggio scorso. Quali sono quindi questi criteri? Innanzitutto l’indice Rt non è più un valore da tenere in considerazione, si conteggiano però i casi settimanali che portano in zona gialla se sono tra i 50 e i 149 per 100mila abitanti, in arancione se sono tra i 150 e i 249 e in rosso dai 250 in su; sotto i 50 è zona bianca.
Altro fattore sono i ricoveri in terapia intensiva ed ordinaria, e proprio di questi si sta parlando molto recentemente. Per la zona gialla i ricoveri, se la soglia delle terapie intensiva supera il 30% e quelli ordinari il 40% scatta la zona rossa, l’arancione scatta nel momento in cui si superano il 20% in intensiva e il 30% in area medica. I valori della zona bianca sono 10% terapia intensiva e 15% ordinari, superati questi scatta il giallo.
Lo stato delle Regioni aggiornate:
I dati fanno riferimento al portale Covid-19 dell’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari Regionali e sono aggiornati al 15 dicembre 2021. Il trend generale per l’Italia è positivo, con i ricoveri in terapia intensiva al 10% e quelli ordinari al 12%.
- Abruzzo: ricoveri terapia intensiva- 7%, ordinari- 9%
- Basilicata: ricoveri in terapia intensiva-1%, ordinari7%
- Calabria: ricoveri terapia intensiva- 10%, ordinari 21%
- Campania: ricoveri terapia intensiva- 5%, ordinari 11%
- Emilia-Romagna: ricoveri terapia intensiva-11%, ordinari 11%
- Friuli Venezia-Giulia: ricoveri terapia intensiva- 17%, ordinari 23%
- Lazio: ricoveri terapia intensiva- 12%- ordinari 13%
- Liguria: ricoveri terapia intensiva- 13%, ordinari 17%
- Lombardia: ricoveri terapia intensiva- 9%, ordinari 14%
- Marche: ricoveri terapia intensiva- 14%, ordinari 15%
- Molise: ricoveri terapia intensiva -10%, ordinari 5%
- Provincia Autonoma di Bolzano: ricoveri terapia intensiva- 18%, ordinari 18%
- Provincia Autonoma di Trento: ricoveri terapia intensiva -21%, ordinari 19%
- Piemonte: ricoveri terapia intensiva 8%, ordinari 11%
- Puglia: ricoveri terapia intensiva -5%, ordinari 5%
- Sardegna: ricoveri terapia intensiva- 4%, ordinari 7%
- Sicilia: ricoveri terapia intensiva -6%, ordinari 13%
- Toscana: ricoveri terapia intensiva- 8%, ordinari 6%
- Umbria: ricoveri terapia intensiva -9%, ordinari 7%
- Valle d’Aosta: ricoveri terapia intensiva- 3%, ordinari 19%
- Veneto: ricoveri terapia intensiva-14%, ordinari15&