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Jean-Luc Brunel, ex socio di Jeffrey Epstein: trovato morto nella sua cella in carcere. Le ipotesi

Pubblicato: 21/02/2022 17:56

Jean-Luc Brunel, ex socio di Jeffrey Epstein arrestato nel 2020 per abusi sessuali, è stato trovato morto nella sua cella nel carcere La Santé. Si infittisce ancora di più il mistero che avvolge il caso della morte di Jeffrey Epstein, il miliardario newyorkese morto suicida in carcere nell’agosto 2019, accusato di abusi sessuali e traffico internazionali di minorenni a scopo di prostituzione.

Intorno alla rete di contatti di Jeffrey Epstein si aggiravano diversi nomi di rilevanza internazionale, come quello del Principe Andrea, terzo genito della Regina Elisabetta che ha recentemente accettato un patteggiamento per un totale di circa 14milioni di euro a favore di Virginia Giuffre. Quest’ultima era rimasta coinvolta nei traffici di Epstein quando ancora era minorenne, e ha accusato il duca di York di abusi sessuali nonostante avesse firmato un accordo di riservatezza.

Trovato morto Jean-Luc Brunel era stato socio di Jeffrey Epstein

Jean-Luc Brunel è stato trovato morto nella sua cella nel carcere La Santé; il ritrovamento è avvenuto lo scorso sabato e, come riferisce BBC, come nel caso Epstein l’ipotesi è suicidio. Brunel, che di anni ne aveva 76, era stato arrestato nel 2020 con l’accusa di stupro su minori e traffico di minore a scopo sessuale; accuse che l’ex talent scout di modelle ha sempre negato, e che i suoi legali hanno ribadito nelle scorse ore, affermando che Brunel è stato vittima del tribunale dell’opinione pubblica e dei media.

Brunel, come Epstein, è stato trovato impiccato nella sua cella con le lenzuola. Riferisce Cnn che sulla sua morte è stata aperta un’inchiesta, decisione spiegata in quanto prassi prevista in questi casi.

L’indagine che ha portato Jean-Luc Brunel all’arresto

L’arresto, come accennato, è avvenuto nel dicembre del 2020 presso l’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi dove Brunel si stava imbarcando per un volo diretto in Senegal.

Brunel era indagato dalla polizia francese per sospetto traffico di minorenni a scopo sessuale e e violenza sessuale in collaborazione con il miliardario newyorkese Epstein. Le presunte vittime di Brunel erano cittadine francesi, sia minori sia adulte.

Gli avvocati di Brunel proclamano la sua innocenza

Sempre CNN ha riferito le parole dei suoi legali, Mathias Chichportich, Marianne Abgrall e Christophe Ingrain che hanno rilasciato in un comunicato: “Jean-Luc Brunel non ha mai smesso di proclamare la sua innocenza. Aveva diverse prove a supporto di questo. Un giudice lo aveva rilasciato alcuni mesi fa e poi è stato re-incarcerato in condizioni indegne”.

Brunel era stato rilasciato nel mese di novembre 2021 ed era stato posto ai domiciliari, poche settimane dopo la corte d’Appello di Parigi ha disposto nuovamente il carcere.

Al momento l’ipotesi primaria resta quella del suicidio, come nel caso Epstein, ma non tutti la pensano così. In collegamento con NBC Ian Maxwell, il fratello di Ghislane Maxwell, ereditiera britannica anche lei coinvolta nei traffici di Epstein e condannata, ha detto di “Temere per la vita della sorella”.