Vai al contenuto

Matteo Salvini vuole la pace e vorrebbe andare in Ucraina: “Se credi in qualcosa devi andare fino in fondo”

Pubblicato: 02/03/2022 19:40

Matteo Salvini è improvvisamente diventato il portabandiera del pacifismo. Da qualche giorno a questa parte l’uomo che nel 2015 diceva “Cedo due Mattarella per mezzo Putin” si ritrova a parlare di rapporti diplomatici pro forma con il presidente russo, con cui non dice di essere d’accordo ma che si guarda bene dal criticare apertamente, benché lo definisca “l’aggressore”.

Ora il senatore dice di avere intenzione di andare oltre, addirittura di partire: andare in mezzo al conflitto e aiutare, collaborare -sempre in nome della pace- e contribuire alla fine del conflitto. 

Matteo Salvini parla in conferenza stampa, e sembra molto impaziente di negare che la Lega abbia mai avuto rapporti di forte connessione con il Cremlino di Putin: “Non ho mai preso dollari, rubli, yen. Tutti, da Prodi a Renzi e Letta, quando erano al governo hanno avuto contatti con la Russia”.

Matteo Salvini e Putin, solo convenevoli? nel dubbio, evitare risposte aggressive

Solo pochi anni fa, nel 2017, ciò che emergeva proprio dai suoi social era ben diverso, in realtà: “Storico accordo questa mattina a Mosca, tra la Lega e Russia Unita di Putin” scriveva Salvini su Facebook, lasciando intendere rapporti tutt’altro che convenzionali.

Impossibile per lui promuovere la mano di ferro nei confronti di Vladimir Putin, ad ogni modo, e la moderazione si tinge di pacifismo: “Sopra tutto c’è la domanda: cosa avvicina la pace e cosa la allontana? Avvicinare i missili a Mosca avvicina la pace o la allontana?”. Sui social il concetto è ribadito, e Salvini ci tiene a sottolineare che, ad ogni modo, rispondere a Putin non è una buona idea: “La storia insegna che se alle bombe si risponde con altre bombe, poi non si sa dove si va a finire. Ci si ricordi sempre che a ogni azione corrisponde una reazione, prima di fare qualsiasi scelta ci si domandi se è soluzione giusta.”.

Matteo Salvini vuole marciare e arrivare in Ucraina, e coinvolge Papa Francesco

Il Matteo Salvini pacifista vuole andare in Ucraina ma vuole marciare per la pace, mettere i fiori nei cannoni, scongiurare ulteriori pallottole: “Sto ragionando con l’ambasciata italiana, la Caritas, Sant’Egidio. Ho inviato messaggi al premier polacco e ungherese per avviare dei corridoi umanitari”. A quel punto val la pena per il leader leghista azzardare un piano ancora più ambizioso ed andare in presenza in Ucraina, magari con la benedizione-promozione del Santo padre: “Altro conto è mettercisi in presenza: la via maestra è allestire un corridoio umanitario in entrata e portare in Ucraina dei messaggeri di pace. Se siamo in cento è un conto, se fossimo in centomila è un altro conto… se fosse il Santo Padre a lanciare una grande iniziativa di pace. Comporta dei rischi ma se credi in qualcosa devi essere disposto ad andare fino in fondo”. Accordo favorevole anche per una marcia a doppio senso: noi là, i profughi ucraini qua, naturalmente quelli giusti: “I bimbi vanno sempre difesi e accolti (…)”. Niente a che vedere con i migranti che spesso sono obbiettivo delle sue lotte, quelli che arrivano via mare, di cui dice: “Ci sono altri che sostengono di scappare da guerra mentre le commissioni prefettizie dicono ‘no’ ”.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure