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Russia verso una seconda centrale dopo Zaporizhzhia, Johnson: “Il rischio di incidente nucleare è evidente”

Pubblicato: 05/03/2022 10:34

Gli attacchi russi verso le centrali nucleari in Ucraina stanno facendo alzare ancora di più il livello d’allarme internazionale: dopo quella di Zaporizhzhia, le forze di Mosca avrebbero puntato una seconda centrale. Il rischio di incidente non è puro allarmismo, secondo quanto dichiarato dal premier britannico Boris Johnson.

Attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: allarme internazionale

La notizia dell’incendio scatenatosi nel perimetro della centrale nucleare di Zaporizhzhia ha provocato numerose reazioni internazionali – ma nessun danno interno ai reattori o agli impianti. Il presidente ucraino Zelensky ha parlato di “terrorismo nucleare” da parte della Russia, che tramite il suo alto rappresentante alle Nazioni Uniti ha invece bollato come “isteria” le preoccupazioni occidentali, addossando la colpa a presunti sabotatori ucraini. Il rischio è elevato: l’ìmpianto di Zaporizhzhia è il più grande d’Europa, alimenta un quarto del fabbisogno energetico dell’Ucraina e ora sarebbe sotto il controllo russo. Un’esplosione in uno dei sei reattori della centrale, riferisce al Corriere il Dirigente del Cnr e Accademico delle Scienze Nicola Armaioli, potrebbe portare ad una catastrofe di molte volte superiore a quella di Chernobyl, per cui sarebbe necessario “evacuare l’Europa“, come detto da Zelensky.

Nella notte, l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha denunciato un avvicinamento russo anche alla seconda centrale nucleare dell’Ucraina. Da parte del Cremlino, un modo per assicurarsi il controllo energetico del Paese e costringere il governo Zelensky alla resa, ma il rischio di un incidente nucleare non può essere del tutto scongiurato.

Boris Johnson non nasconde il pericolo nucleare per l’Europa

In tal senso vanno registrate le parole del premier britannico Boris Johnson, che in un’intervista a Repubblica e altri media europei citata da Adnkronos parla di “rischio di un incidente nucleare evidente, purtroppo“. Invoca quindi l’azione dell’Onu e dell’IAEA – International Atomic Energy Agency – che già nelle scorse ore ha monitorato la situazione in Ucraina e nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. “Un altro attacco come quello dell’altra notte, e la sicurezza e la salute di tutta Europa saranno in enorme pericolo” ha detto Johnson, parlando espressamente di una catastrofe pan-europea: “Dobbiamo far capire al Cremlino che un’altra Chernobyl sarebbe un disastro anche per la Russia“.

Il premier ha puntato poi il dito contro Vladimir Putin e i suoi errori: “Ha sottovalutato la resistenza del popolo, l’eroismo di Zelensky, l’unità dell’Occidente, le cui dure sanzioni contro Mosca stanno già facendo effetto“. Tuttavia, non si punta a farlo cadere ma a proteggere il popolo ucraino: “Non dobbiamo in alcun modo provare ad accorciare la vita politica di qualcuno a Mosca“. Esclude, inoltre, un intervento militare imminente delle forze europee e Nato contro la Russia: “Le conseguenze di uno scontro diretto con la Russia sarebbero incontrollabili, imprevedibili“.