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Zelensky lancia una nuova stoccata all’Occidente, la rabbia del presidente ucraino: “Non ci sono parole”

Pubblicato: 29/03/2022 11:38

Nel giorno dei negoziati in Turchia, l’Ucraina di Volodymyr Zelensky continua a resistere all’invasione russa e il presidente torna ad esprimere il suo disappunto per un Occidente definito “pavido” davanti alla furia di Mosca. Troppi gli interessi in gioco, spiega il leader ucraino – a partire da quelli economici sull’approvvigionamento di petrolio e gas -, per cui l’Europa possa dirsi libera dalla morsa del Cremlino e pienamente capace di rispondere in modo tempestivo ed efficace alla minaccia di Vladimir Putin. Stavolta Zelensky si fa ancora più esplicito nella sua critica e lancia un’altra stoccata: “Non ci sono parole“.

Zelensky contro l’incertezza occidentale, la rabbia del presidente ucraino: “Non ci sono parole

Fin dalle prime battute della guerra in Ucraina, Zelensky aveva espresso perplessità sull’efficacia delle sanzioni messe in campo dall’Occidente contro la Russia. Incassato il chiaro rifiuto Nato a una no-fly zone, il leader ucraino aveva chiesto a più riprese maggiori misure di difesa e offesa tra cui più armi e l’invio di aerei per neutralizzare l’assalto di Mosca.

Misure che, secondo Zelensky, Europa, Regno Unito e USA non avrebbero avuto ancora il coraggio di applicare fino in fondo e che avrebbero intenzione di “inasprire” solo se la Russia farà ricorso ad attacchi ancora più profondi. Una decisione che ha trovato in Kiev un tappeto di sdegno, come sintetizzato dallo stesso presidente che sostiene la necessita di azioni preventive che fermino l’avanzata del Cremlino prima che sia “troppo tardi“: “La guerra su vasta scala è iniziata. Ora ci sono indicazioni e avvertimenti secondo cui sanzioni presumibilmente più severe, come un embargo sulle forniture petrolifere russe all’Europa, sarebbero messe in atto qualora la Russia utilizzasse armi chimiche. Semplicemente non ci sono parole“.

Zelensky chiede più armi e più sanzioni per salvare l’Ucraina: “La paura rende complici

Durante un nuovo videomessaggio notturno al Paese, Zelensky ha reso noto che nei prossimi giorni Kiev si doterà di un gruppo di “esperti che analizzerà costantemente le sanzioni contro la Russia e la loro reale influenza” al fine di scongiurare il rischio che qualcuno possa “bypassarle”, correndo così ai ripari rispetto agli errori di sottovalutazione o alla miopia nella lettura degli eventi da parte degli occidentali.

Noi che siamo vivi – ha dichiarato il presidente dell’Ucraina – dobbiamo aspettare. Tutto ciò che l’esercito russo ha fatto fino ad oggi non giustifica un embargo petrolifero? Le bombe al fosforo non lo giustificano? Un impianto di produzione chimica bombardato o un bombardamento sulla centrale nucleare non lo garantiscono? Gli ucraini non dovrebbero morire solo perché qualcuno non riesce a trovare abbastanza coraggio per consegnare le armi necessarie. La paura rende sempre complici“.

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2022 14:02