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Draghi sull’embargo al gas russo: “Cosa preferiamo, la pace o l’aria condizionata accesa tutta l’estate?”

Pubblicato: 06/04/2022 23:31

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, durante la conferenza stampa di presentazione del Def, ha risposto in merito alla questione dell’embargo al gas russo tra le opzioni per mettere pressione alla Russia di Vladimir Putin. Il premier ha affrontato le problematiche rispetto alla guerra in Ucraina e tra queste c’è anche la fornitura di fonti energetiche. Il PD, qualche giorno fa, ha chiesto di interrompere l’import di idrocarburi da Mosca, definendola una priorità per il momento non accolta dalla maggioranza. Draghi ha chiarito che in caso l’Unione europea dovesse decidere questa mossa, la più estrema e con pesanti ripercussioni, l’Italia non si opporrebbe.

Draghi: al momento uno stop al gas russo non è sul tavolo

In merito alle sanzioni contro la Russia, di cui è allo studio un nuovo pacchetto, la più importante sarebbe decisamente lo stop alle importazioni energetiche, di cui si discute da molto. Il premier è tornato sull’argomento durante la presentazione del Def, in cui ha parlato ampiamente delle ripercussioni della guerra in Ucraina.

Sul gas, ha chiarito: “È molto presto, non c’è niente di questo“, ha dichiarato interrogato sulla possibilità di fermare l’import, “Se anche interrompessimo le forniture oggi, fino a ottobre, tardo ottobre siamo coperti dalle nostre riserve, da vari altre produzioni“. In caso dunque si fermasse il commercio energetico con la Russiale conseguenze non le vedremo fino all’autunno“, specifica Draghi.

Draghi: “La pace o il condizionatore acceso?”

Continuando sulla questione, il presidente ha specificato che “Noi andiamo con quello che decide l’Unione europea. Se ci propongono l’embargo sul gas, e se l’Unione europea è uniforme su questo, noi siamo ben contenti di seguire, qualunque sia lo strumento che considereremmo più importante, più efficace per permettere una pace. Questo è quello che vogliamo“.

In merito alla domanda, Draghi ha dichiarato: “Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace. Vogliamo che, di fronte a queste due cose, cosa preferiamo, la pace oppure star tranquilli con l’aria condizionata accesa tutta l’estate? Io la metterei in questi termini“. Il premier ha poi incalzato il giornalista che ha posto la domanda, Carlo Di Foggia del Fatto Quotidiano: “E lei cosa si risponde su questo, preferisce la pace o il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre“.