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Draghi avverte la maggioranza e chiede unità: “Lo vogliono i cittadini”. Lo shock dell’Ucraina come la pandemia

Pubblicato: 06/04/2022 20:46

Alla conferenza stampa di presentazione del Def, al termine del Consiglio dei Ministri, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha espresso molto chiaramente cosa chiede alle forze politiche in questo momento difficile, segnato dalla guerra in Ucraina. Uno “shock” come la pandemia, sostiene il premier, che deve spingere il governo a muoversi nell’ottica di quell’unità nazionale con cui è stato affrontato il Covid-19. Un messaggio molto chiaro a quei partiti che sembrano meno in sintonia all’interno della squadra di Draghi, anche su questioni importanti come la riforma della giustizia, del catasto, ma anche per l’azione del governo in merito alla crisi ucraina. Insubordinazioni che il presidente del Consiglio non sembra disposto a tollerare in un momento così delicato.

Draghi avverte i partiti: “L’unità del governo è quello che vogliono i cittadini”

La guerra in Ucraina “ha offuscato le prospettive di fiducia”, spiega Draghi, ma questa “dipende anche dalla capacità di esprimere un indirizzo di politica ed economia sui molti fronti che vede oggi il Paese impegnato. Quindi questa è una strada che ci deve portare ad affermare una governabilità che si esprime con decisione, ma soprattutto con unità”. Draghi stressa questa parola, “unità”, uno stato esistenziale che sembra carente nel governo. La Lega, Italia Viva, Forza Italia di traverso sulla riforma della giustizia, i mal di pancia sulla riforma del catasto e il Movimento 5 Stelle che tenta di recuperare spazio nel dibattito sulla guerra in Ucraina. Oggi, tramite il vicepresidente pentastellato Mario Turco, si è astenuto sul voto del provvedimento presentato in Commissione Finanze al Senato in merito alla cancellazione dell’Iva alla vendita di armi.

Nonostante il Documento di Economia e Finanza 2022 sia stato votato all’unanimità in Consiglio dei Ministri, si avverte tensione all’interno del governo. Il presidente Draghi non nasconde un certo disappunto durante la conferenza stampa. Avanzando rassicurazioni che il governo farà tutto ciò che è in suo potere per sostenere famiglie e imprese, il premier dichiara: “Una cosa è fondamentale, importante quanto i provvedimenti ed è il messaggio che il governo, e in generale la maggioranza, devono dare in termini di fiducia che promana dal governo, dal Parlamento, dalla maggioranza“.

La maggioranza deve compattarsi di fronte alle sfide che l’Italia sta vivendo

Draghi pone un freno molto chiaro a questo atteggiamento “ribelle” dei partiti e lancia un avvertimento: “L’unità di intenti è ciò che vogliono vedere oggi i cittadini“, commenta, “Se devono scegliere tra la riaffermazione delle identità dei vari partiti o un’unità di intenti nell’esecuzione del governo sono certo che scelgono la seconda piuttosto che la prima“.

Il concetto viene ribadito in seguito: “Il governo e le forze politiche sono un tutt’uno oggi agli occhi degli italiani“, commenta Draghi rispondendo a una domanda, “Cosa possono dare in questo momento difficile? Prima di tutto fiducia, devono mostrare che il governo può affrontare l’emergenza con tutte le azioni necessarie, possa aiutare le famiglie, le imprese, sostenere l’economia, ma che sappia anche continuare il percorso molto positivo del PNRR, delle riforme strutturali. Occorre fiducia che ciò possa avvenire. Per dare questa fiducia bisogna mettere il governo in condizione di affrontare queste due sfide: continuare con la normalità e affrontare l’emergenza. Per questo ci vuole unità“.

Il peso della guerra in Ucraina sul Def, Draghi: “Agire nel quadro europeo”

Il disastro della guerra in Ucraina sta minando non solo l’azione del governo, ma anche le condizioni economiche del Paese, causando “un peggioramento delle prospettive di crescita. In particolare, su questa pesano l’aumento dei prezzi dell’energia, ma anche di altri beni, come materie prime, beni alimentari, ma pesa anche la fiducia che è diminuita“, spiega Draghi. I dati positivi di inizio anno sembrano ormai lontani sia per l’inflazione che torna a crescere che per i rincari energetici e alimentari ma “anche proprio per la situazione generale bellica. È una guerra vicina a noi, e quindi i consumatori e, in una certa misura, le imprese vedono oggi un futuro meno positivo. Non è soltanto da noi che questo avviene, da noi però è avvenuto in maniera significativa“.

Il premier assicura: “Noi faremo tutto ciò che è necessario per aiutare famiglie e imprese, per preservare il potere d’acquisto dei salari, delle pensioni, all’interno di una cornice di decisioni europee ed equilibrio dei conti, ma la disponibilità del governo c’è, totale. C’è disponibilità per quel che riguarda aiutare le imprese, sostenerle in questo momento difficile“.

Draghi, reagire alla guerra come alla pandemia: “Ripetere quell’unità nazionale”

Su come contrastare gli effetti di questa perdita di fiducia, Draghi assicura che il governo sta vagliando possibili soluzioni: “Sono molto consapevole del disagio sociale, soprattutto per chi teme l’impatto dell’inflazione sui propri redditi e siamo pronti a intervenire. Lo abbiamo già fatto nel recente passato, abbiamo stanziato quasi 16 miliardi fuori dalla legge di bilancio“.

Il premier dichiara che appena saranno chiari i contorni “dell’intervento necessario” si capirà come finanziarlo. “È importante coordinare i nostri interventi anche in una cornice europea, siamo tutti a lavoro per fornire una risposta comune a uno shock che è comune come lo è stato per la pandemia“, dichiara, “Bisogna ripetere quell’esperienza di straordinaria unità nazionale che ha ispirato la nostra azione di governo durante il periodo di pandemia“.

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2022 08:34