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Esplosioni nell’ovest dell’Ucraina: la guerra non si ferma, l’Europa annuncia nuove sanzioni alla Russia

Nuovo pacchetto di sanzioni per "degradare" economia e tecnologia russe: l'annuncio della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen mentre la guerra continua a sfiorare l'Occidente.
Esplosioni nell'ovest dell'Ucraina: la guerra non si ferma, l'Europa annuncia nuove sanzioni alla Russia

Un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, il quinto dall’inizio dell‘invasione ordinata da Vladimir Putin in Ucraina, per “degradare” le capacità economiche e tecnologiche di Mosca. È l’annuncio della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen in una giornata rovente sul fronte del conflitto, mentre la guerra continua a sfiorare l’Occidente e aggredisce nuovamente l’ovest del Paese con esplosioni nell’area della città di Leopoli.

Esplosioni a Leopoli nell’ovest dell’Ucraina: la guerra continua a sfiorare l’Occidente

Non c’è ombra di un cessate il fuoco nel tessuto del conflitto esploso in Ucraina il 24 febbraio scorso.

Putin continua a tenere attiva la macchina della guerra mentre Zelensky chiede all’Onu un intervento incisivo per incriminare il leader del Cremlino in merito agli orrori consumati contro i civili.

I media ucraini, nelle ultime ore, riferiscono di esplosioni nell’area della città di Leopoli, sul fronte occidentale del Paese a distanza ravvicinata dalla Polonia, e nella regione di Dnipro, nel sud-est. Al momento non sarebbero segnalate vittime, ma preoccupa lo spostamento delle ostilità verso ovest.

Nella tarda mattinata di ieri, l’Italia si è aggiunta ai Paesi che hanno deciso di espellere i diplomatici russi dal loro territorio “per motivi di sicurezza nazionale, ha dichiarato Di Maio, e Mosca ha ribadito di essere pronta a rispondere a ogni “atto ostile” contro la Russia attraverso “misure” attualmente non meglio precisate.

Europa annuncia nuove sanzioni, von der Leyen: “Degradare capacità tecnologica e industriale della Russia

Mentre i combattimenti si moltiplicano e l’orrore di Bucha si imprime nella storia, l’Ue annuncia una nuova dose di sanzioni a carico della Russia. Poche ore fa, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’Europa continuerà a “degradare la capacità tecnologica e industriale della Russia” con lo scopo di isolare Putin e incidere sull’evoluzione del conflitto così da fermarlo.

La Russia sta conducendo una guerra crudele e spietata, anche contro la popolazione civile ucraina. Dobbiamo sostenere la massima pressione in questo punto critico. Quindi oggi proponiamo un 5° pacchetto di sanzioni“.

Le nuove misure occidentali, di valore complessivo intorno ai 10 miliardi, andrebbero ad aggredire l’export dall’Ue alla Russia e comprenderanno anzitutto divieti su prodotti tecnologici, diretti in “aree in cui la Russia è vulnerabile“.

Nel pacchetto sarebbero inseriti inoltre il divieto di importazione del carbone, di legno e cemento. A questi si sommano il divieto di accesso ai porti europei per le navi russe e di ingresso per le compagnie di trasporto su strada anche bielorusse, oltre a nuove restrizioni per banche e oligarchi di Mosca.

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