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Depistaggi sulla morte di Stefano Cucchi, condannati 8 carabinieri. Ilaria Cucchi: “Anni della nostra vita distrutti”

Pubblicato: 07/04/2022 20:44

A pochi giorni dalla condanna per i due responsabili dell’omicidio di Stefano Cucchi, arriva una nuova sentenza nel processo sui depistaggi che sono seguiti alla morte del 31enne romano, ucciso per i pestaggi subiti durante l’arresto. Condannato a 5 anni il generale dell’Arma Alessandro Casarsa, uno degli 8 carabinieri imputati per le falsità diffuse su Cucchi e i tentativi di insabbiarne le cause del decesso. È proprio Casarsa “l’anima nera“, come lo definisce l’avvocato della famiglia Cucchi Fabio Anselmo, di questa macchina del fango che ha preso di mira la memoria del geometra. Soddisfazione della sorella Ilaria Cucchi dopo la sentenza.

Omicidio Stefano Cucchi, 8 carabinieri condannati per il depistaggio

Una nuova sentenza definisce i contorni della morte di Stefano Cucchi, il geometra romano morto a causa dei pestaggi subiti dopo l’arresto per il possesso di alcune sostanze stupefacenti. Sono 8 i carabinieri condannati al processo per i depistaggi: il generale Alessandro Casarsa a 5 anni, Francesco Cavallo e Luciano Soligo a 4 anni, Luca De Cianni a 2 anni e mezzo, Tiziano Testarmata e Massimiliano Colombo Labriola a un anno e 9 mesi, Francesco Di Sano e Lorenzo Sabatino a un anno e 3 mesi.

Le accuse vanno dal falso, all’omessa denuncia, favoreggiamento e calunnia. Condanne minori rispetto a quanto chiesto dal pm Giovanni Musarò, che nella requisitoria dello scorso dicembre ha definito l’attività di depistaggio “ostinata, che a tratti definirei ossessiva” non imputabile a “singole condotte isolate ma un’opera complessa di depistaggi durati anni“.

Ilaria Cucchi: “Non credevo sarebbe mai arrivato questo giorno”

Ilaria Cucchi, a pochi giorni dalla sentenza con cui la Cassazione ha condannato i carabinieri responsabili per l’omicidio di Stefano, commenta la decisione del giudice monocratico di Roma. “Sono sotto choc. Non credevo sarebbe mai arrivato questo giorno“, ha dichiarato la sorella di Stefano Cucchi, “Anni e anni della nostra vita sono stati distrutti, ma oggi ci siamo. E le persone che ne sono stati la causa, i responsabili, sono stati sono stati condannati“.

Soddisfazione espressa anche dal legale Fabio Anselmo: “È stato confermato che l’anima nera del caso Cucchi è il generale Casarsa“. L’avvocato continua: “Il dato di verità è che tutto quello che hanno scritto su Stefano Cucchi ‘tossicodipendente, anoressico, sieropositivo’ e tutto quello che hanno scritto sulla famiglia è falso. È il momento che si prenda le proprie responsabilità chiunque vada contro questa sentenza e quella pronunciata dalla Cassazione lunedì“.