La stretta sulla gestione dei flussi di immigrazione ottiene il via libera dal Consiglio dei ministri. Approvata in particolare la misura secondo la quale chi entra illegalmente in Italia potrà essere trattenuto nei centri di accoglienza fino a 18 mesi prima del rimpatrio. Il limite di trattenimento per i richiedenti asilo è invece già oggi di 12 mesi e Palazzo Chigi ha tenuto a precisare che: “Non verrà modificato, ma diventerà effettivo grazie alla realizzazione dei necessari centri di permanenza per chiunque sbarchi illegalmente in Italia, richiedenti asilo compresi”.
NUOVI CENTRI PER IL RIMPATRIO
Partirà successivamente la realizzazione di nuovi centri per il rimpatrio, affidati al ministero della Difesa: dovranno essere, secondo quanto si apprende: “In località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili” e, affermano dal governo “non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città”. La Meloni ha poi sottolineato: “Il nostro obiettivo è tutelare i veri minori per evitare, come accade ora, che con una semplice autocertificazione chiunque possa essere inserito nei circuiti rivolti ai minori”.

VISIONE UNILATERALE PER IL CENTRODESTRA
La premier ha ribadito l’omogeneità di pensiero sulla questione di tutto il centrodestra: “conferma che, su questi temi, come su tantissimi altri, tutto il centrodestra ha la stessa visione e che tutti lavorano nella stessa direzione, a dispetto di quello che si legge e si tenta di raccontare in questi giorni.
Desidero esprimere grande soddisfazione per la compattezza e per il grande lavoro di squadra di tutto il Governo”.
NON CI STA L’OPPOSIZIONE
Durissima la reazione dell’opposizione: “La proposta del Pd prevede, sostanzialmente, l’accoglienza di chiunque arrivi per poi provare a chiedere la redistribuzione in Europa.
È sempre stata indifendibile la linea italiana di chiedere all’Europa di accogliere gli immigrati illegali che l’Italia faceva entrare mentre gli altri controllavano i propri confini, ma diventa addirittura un boomerang in questa epoca storica.
Il segretario del Pd Schlein probabilmente non si è resa conto che attualmente i Paesi dell’est Europa accolgono milioni di rifugiati ucraini e pertanto, se dovesse passare un meccanismo automatico e aritmetico di redistribuzione, l’Italia si ritroverebbe a doversi far carico di molti più richiedenti asilo di quanti non ne abbia attualmente”.
Giorgia Meloni infine, è decisa al prossimo Consiglio europeo di ottobre, di richiedere il massimo supporto agli altri Stati membri: “l’Italia chiederà agli altri Stati membri di assumere le decisioni necessarie e conseguenti, soprattutto in tema di blocco delle partenze illegali dal Nord Africa”.